REDAZIONE LA SPEZIA

Terremoto sul Biodistretto. Zignago si chiama fuori: "Gestione da rivedere"

Anche Rocchetta a breve uscirà dall’associazione della valle del biologico. Contestata pure l’attività di promozione: "Concentrata solo a Varese Ligure".

Un piccolo gruppo di mucche al pascolo (. foto di repertorio

Un piccolo gruppo di mucche al pascolo (. foto di repertorio

Il primo Comune si è chiamato fuori nei giorni scorsi, il secondo lo farà quasi sicuramente entro la fine del mese. È strappo sul Biodistretto della Val di Vara: la ’Valle del biologico’ perde pezzi, con l’amministrazione comunale di Zignago che ha deciso di uscire dall’associazione creata nel 2014 per dare forza al progetto di rilancio della vallata attraverso l’agricoltura e l’allevamento di qualità. Stessa cosa farà, a stretto giro di posta, anche il Comune di Rocchetta Vara.

Alla base delle decisioni delle due amministrazioni comunali, alcuni contrasti legati alla gestione del Biodistretto. Il Consiglio comunale di Zignago, guidato dal sindaco Simone Sivori, ha approvato all’unanimità il recesso dall’associazione che guida il Biodistretto. Tra le motivazioni espresse, messe nero su bianco dal Comune nella delibera, "l’insufficiente trasparenza della gestione, con particolare riguardo allo svolgimento di incarichi tecnici. La spesa per il personale e per gli incarichi tecnici, emersa dall’ultimo bilancio 2023 del Biodistretto, come più volte evidenziato nel corso delle varie assemblee, risulta troppo elevata e andrebbe ridotta per investire, viceversa, su politiche a favore del biologico" si legge nel documento, nel quale viene evidenziato come la proposta di modifica dello Statuto per inserire avanzata sul tema dai Comuni di Zignago e Rocchetta Vara, sia stata respinta nell’assemblea svolta lo scorso novembre.

Non solo. Nel mirino anche l’attività di promozione del biologico, che "dovrebbe essere svolta a servizio dell’intera vallata del Vara, risulta concentrata principalmente a favore e nel Comune di Varese Ligure, sede del Biodistretto Val di Vara. Tant’è vero che la proposta di rotazione dello sportello nei diversi Comuni, avanzata dal Comune di Zignago, è stata respinta" spiega il sindaco.

Il Comune di Zignago contesta anche "la permanenza nel Biodistretto di Comuni che da anni non versano la quota associativa, gli stessi pur essendo esclusi dall’esercizio dei diritti sociali, a norma dell’articolo 5bis dello Statuto, continuano a permanere nell’associazione, non risultando l’avvio, nei loro confronti, della diffida scritta. Trattasi di un modus operandi non corretto verso quegli enti che, con sacrificio, stanziano annualmente le risorse necessarie". Una situazione che ha portato il Comune guidato da Sivori a ritenere la quota annua di 400 euro "troppo gravosa. È volontà di questa amministrazione utilizzare questi fondi – si legge nella delibera – per sostenere associazioni locali, che hanno sede ed operano sul territorio, e la cui attività si traduce in un’effettiva promozione e sviluppo del territorio dello Zignago, oltre che arrecare utilità e beneficio ai suoi cittadini".

Matteo Marcello