
La Liguria resta in zona gialla. Ad annunciarlo il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel consueto punto stampa. "Nonostante la grande circolazione del virus di questi giorni – spiega Toti – grazie alla gigantesca campagna vaccinale e all’enorme sforzo di tutti gli operatori sanitari, il sistema ligure sta dando prova di reggere all’urto del Covid: siamo in una situazione comunque complessa vista la grande circolazione del virus. La speranza è che con le disposizioni governative in vigore da lunedì e con l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over50 si inverta la tendenza". Il decreto Natale prevede una serie di restrizioni per i non vaccinati "misure necessarie aggiunge il presidente – vista appunto l’elevata incidenza e il fatto che le persone non vaccinate, se contagiate, sono più a rischio di ospedalizzazioni con conseguenze anche molto gravi". Intanto da lunedì anche i test rapidi saranno validi per uscire dall’isolamento. L’ordinanza firmata ieri a Genova individua specificamente i soggetti autorizzati ad effettuare i test antigenici: non sono quindi considerati validi tutti i test antigenici rapidi autosomministrati, ovvero effettuati direttamente dai cittadini. In particolare, per soggetti negativi che vogliono verificare la propria condizione rispetto al Covid e per uscire dalla quarantena con i contatti stretti, sono autorizzati le Asl, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, le farmacie, i laboratori privati e gli erogatori accreditati.
Per certificare l’uscita dall’isolamento dei soggetti positivi, il giorno successivo la scadenza dei termini di legge il test antigenico rapido potrà essere effettuato presso il medico di medicina generale, il pediatra, i laboratori privati e gli erogatori accreditati. In questo caso non sarà possibile invece effettuare il test in farmacia. L’ordinanza prevede che queste modalità siano applicate fino ai 21 giorni precedenti l’entrata in vigore: saranno quindi considerati validi anche i test antigenici rapidi effettuati nei 21 giorni precedenti l’entrata in vigore dell’ordinanza per certificare la positivita’ di un cittadino o per decretare l’uscita dalla quarantena o dall’isolamento (per il certificato verde sarà comunque necessario il certificato di guarigione del medico curante).
A fare un’analisi dei dati sui contagi è invece il direttore generale di Alisa, Filippo Ansaldi. "Abbiamo osservato un incremento di incidenza anche in questa settimana che ha superato i 1000 casi ogni 100.000 casi – spiega –. L’incidenza è omogena nelle quattro province liguri. Il driver dell’epidemia continua a essere quella delle fasce più giovani, in particolare 6-12 anni e 13-19 anni che hanno un tasso di incidenza 5 volte superiori di quella degli over 65. Ad oggi il dato sulla pressione ospedaliera sulle terapie intensive ci dice che il 19% dei posti letto attivi o attivabili sia occupato, mentre per la media intensità è pari al 34%".