Rabbia, delusione, amarezza. Questi i sentimenti di tutti i tifosi aquilotti per l’esito negativo del ricorso al Tar presentato da Gabriele Pierini del gruppo Belini frizzanti. "Si è messo l’ordine pubblico davanti all’interesse di poter seguire un evento sportivo molto sentito da parte di oltre 1500 persone – spiega –. E dire che nelle partite Sampdoria-Spezia degli ultimi anni non è mai successo nulla di eclatante. Speriamo che le nostre Aquile non risentano dell’assenza del nostro supporto. Si ha paura di non essere in grado di gestire i tifosi doriani se per loro andasse male la gara? Allora facciano giocare la partita a porte chiuse. Si ha timore a gestire 1500 tifosi spezzini? E come gestiranno a Genova eventi con molte più persone? In questa triste vicenda è, comunque, d’obbligo ringraziare i nostri fornitori di pullman che hanno atteso fino all’ultimo per la disdetta".
Entra nel merito l’avvocato Massimo Lombardi del club Orgoglio Spezzino: "Delusione grandissima, le sentenze si rispettano, ma nella fattispecie non trovo un fondamento giuridico in questa decisione. Si crea un pericoloso precedente, se passa il concetto di vietare le trasferte quando le tifoserie non si amano, è la fine del calcio. D’obbligo il plauso all’avvocato Leoni e a Pierini che hanno provato a difendere l’onore degli spezzini".
Michele Masala del club Cavatorti lancia un’idea: "Il divieto di assistere a una partita senza un comprovato motivo è inaccettabile. Per evitare che diventi un precedente, occorrerebbe studiare la possibilità di altre azioni legali, valutando collaborazioni con altre tifoserie".
Amareggiato l’avvocato Cesare Bruzzi Alieti del club Alta Fedeltà: "Sono risentito come tifoso e cittadino, non è possibile vietare una trasferta ai tifosi dello Spezia considerando tutte le misure restrittive già messe in atto in questi ultimi anni che dovrebbero garantire la massima sicurezza. Una decisione assurda, in una città che ha ospitato le massime tifoserie italiane ed estere. Abbiamo dovuto disdire il pullman".
Lorenzo Aquilano, del gruppo Fuori di Spezia, pur avendo la possibilità di partecipare alla trasferta essendo residente a Pisa, non andrà a Genova: "In quel ‘gabbione’, insieme ad altri pochi tifosi, non ci penso proprio. Sono arrabbiatissimo, ci tenevo, anche perché l’azienda in cui lavoro è di Genova. Dato che non potrò andare, non la guarderò neanche in tv. Mi aspettavo il no al ricorso, è il fallimento della tessera del tifoso".