REDAZIONE LA SPEZIA

‘Tirrenia’, le navi anche in inverno

Collegamenti Genova-Porto Torres senza contributi pubblici per 365 giorni all’anno. I dubbi del sindacato

Dopo le indiscrezioni sull’esclusione delle due partecipanti alla gara, Cin e Gnv, sulla stratta Genova-Porto Torres arriva il colpo di scena di Moby e Tirrenia, che in una nota, annunciano che il collegamento tra la Liguria e la Sardegna sarà fatto dai traghetti del Gruppo Onorato senza alcun tipo di contributo pubblico e anche d’inverno. Un annuncio che potrebbe mettere a rischio - almeno agli occhi dell’Europa - una nuova gara, in quanto c’è già un operatore economico che si sta proponendo senza aiuti previsti dalla continuità territoriale marittima, ma garantendo le stesse tariffe del bando. Aprendo le prenotazioni anche sulla Civitavecchia-Olbia sino a maggio 2022, Moby-Tirrenia spiegano che "il nuovo piano industriale non prevede alcun tipo di sovvenzione, garantendo un perimetro di rotte pressoché inalterato rispetto a quello attuale, con un livello di servizio sempre ottimo e con tariffe in linea con quelle per la continuità territoriale anche senza la Convenzione con lo Stato italiano. Quindi, anche alla luce dell’esito del bando per la Genova-Porto Torres – si legge in una nota - Moby e Tirrenia credono che quella rotta non abbia bisogno di sostegno pubblico e lo dimostrano con i fatti". Sul fronte merci vengono inoltre confermati il collegamento Genova-Olbia, mentre parte la Napoli-Cagliari, "anch’essa senza contributi pubblici, linea per la quale invece un altro operatore riceve la sovvenzione statale. Ed è totalmente senza contributi pubblici anche la Livorno-Olbia-Cagliari". Per plessità sull’operazione arrivano invece dal mondo sindacale. Il segretario generale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu è scettico e non crede che "le rotte da e per la Sardegna possano reggere a tariffe calmierate per 365 giorni all’anno così come previsto nel bando. Il tempo dirà ai sardi e al Paese chi ha ragione. Vedremo se alle parole seguiranno fatti concreti e soprattutto costanti nel tempo. I lavoratori, i passeggeri e i sardi hanno bisogno di avere certezze. Sarebbe indispensabile che il ministero si sbrigasse, proprio in previsione della imminente stagione estiva, a fare chiarezza e a obbligare gli armatori a comunicare pubblicamente tratte, tariffe, frequenze e tipologia di naviglio che intenderebbero garantire 365 giorni l’anno".