Un mare di tonno in scatola avrebbe invaso, ma irregolarmente, il mercato e le tavole degli ignari acquirenti. Oltre 20 tonnellate di scatolette, per un valore commerciale di 250 mila euro, provenienti dal Senegal sono state infatti sequestrate nel corso dell’operazione di controllo effettuata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dalla Capitaneria di Porto spezzina. Oltre al sequestro della merce scatterà anche una pesante sanzione a carico dell’importatore. Le attività di indagine, che in questo periodo a ridosso delle festività verranno ulteriormente rafforzate, hanno permesso di intercettare nello scalo spezzino il container avvalendosi degli strumenti informatici attraverso i quali è infatti possibile eseguire il cammino on-line di tutta la merce trasportata via mare. E così è stato scoperto il carico imbarcato su un mercantile proveniente dal Senegal contente 20 mila chili di tonno pinna gialla in scatola. Dai controlli effettuati sono emerse una serie di irregolarità documentali, tra queste la mancanza di tracciabilità del prodotto, requisito necessario per avere l’autorizzare all’importazione della merce.
Inoltre mancavano i documenti obbligatori con i quali l’importatore può dimostrare che il prodotto non sia proveniente da attività, in questo caso la pesca, svolta illegalmente. L’operazione di verifica è scattatata seguito della segnalazione dei competenti organi unionali e ha visto operare il personale della Capitaneria di Porto della Spezia, l’ufficio antifrode dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli spezzina. I controlli si sono svolti sotto la guida del capitano di vascello Alberto Battaglini e del direttore dell’ufficio delle Dogane della Spezia Giovanni Cassone con il coordinamento, a livello centrale del reparto pesca marittima delle Capitanerie di Porto e del centro di controllo nazionale della pesca.
Massimo Merluzzi