
Le innovazioni presentate al convegno nazionale delle polizie locali in corso al Terminal Crociere
All’ufficio anagrafe un ’totem’ tecnologico in grado di... parlare dieci lingue e scoprire documenti falsi. O, in aeroporto, lo stick che sa scovare bei 6 tipi diversi di sostanze stupefacenti. Intelligenza artificiale e tecnologia d’avanguardia camminano insieme sulla strada della sicurezza, prevenzione stradale e lotta alla criminalità, aspetti emersi ieri nella prima giornata del convegno nazionale delle polizia locali organizzato dal Gruppo Maggioli al Terminal Crociere, con 250 partecipanti. Un giro fra gli stand delle aziende è un ’tuffo’ nel futuro, a cominciare dal totem tecnologico realizzato dalla Secom Italia "ad uso degli uffici anagrafe dei Comuni – dice il marketing manager Giuseppe Castellucci – scansiona foto e documenti ed è in grado di scovare eventuali falsi". Della stessa ditta l’apparecchio ultramoderno per il fotosegnalamento "dove si scattano foto del volto da più angolazioni, rileva impronte digitali, eventuali tatuaggi. Tutto in una sola macchina, quando invece per fare queste operazioni servivano 2-3 persone. Il concetto di base è utilizzare la tecnologia per stimolare il profilo umano, fondamentale nel lavoro delle forze dell’ordine. Con la tecnologia inoltre abbiamo un importante effetto deterrente: chi fa ’il furbo’ sa di potere essere scoperto più facilmente".
Ne sanno qualcosa i corrieri della droga internazionali scoperti dalla Guardia di Finanza all’aeroporto di Fiumicino grazie all’utilizzo (per ora in via sperimentale) dell’apparecchio prodotto dall’azienda inglese Ivy Diagnostics, in grado di scoprire 6 diversi tipi di sostanze stupefacenti. "Ne fanno largo uso all’estero – spiega il managing director Giovanni Carducci – ad esempio nella metropolitana di Londra, in Italia oltre alla Finanza a Roma, la utilizza la polizia locale di Torino". Si tratta di un semplice test da effettuare appoggiando il polpastrello di un dito sopra uno stick di pochi centimetri, da far poi elaborare da un apposito macchinario che identifica il tipo di droga. "Gli aspetti fondamentali – aggiunge Carducci – sono legati a privacy e dignità di chi viene sottoposto a questo tipo di controllo, in maniera molto discreta", rispetto ad esempio di un test salivare. "Questo aumenta anche il target di sicurezza del controllo da parte delle forze dell’ordine che lo eseguono". La sicurezza degli operatori di polizia non arriva ’solo’ dalla tecnologia, ma anche da sistemi di protezione personali: ne sa qualcosa l’agente della polizia locale spezzina salvato nei mesi scorsi da un sottomaglia anti-taglio che ha attutito la coltellata inferta da un malvivente. "E’ un tipo di tessuto – spiega Massimo Zotti chief executor officer dell’azienda romana Mad Max – in grado di ’respingere’ le armi da taglio. Un altro tipo di giubbotto invece neutralizza i colpi di oggetti contundenti".
Dalla sicurezza alla prevenzione il passo è breve passando però sempre dalle più recenti innovazioni tecnologiche, come i simulatori realizzati dalla Toccafondi Multimedia di Limite sull’Arno (Firenze) dedicati ad auto, moto e barche. "I nostri simulatori vengono utilizzati dalle polizie locali – sottolinea l’amministratore delegato Daniele Toccafondi, con il figlio Davide – per fare educazione stradale nelle scuole con i fondi arrivati delle multe, o dalle scuole guida in questo caso per far sperimentare ai giovani la guida in autostrada, indispensabile ora per poter prendere il foglio rosa". C’è poi il casco che simula gli effetti dell’alcol (lo abbiamo provato, da sobri era difficile fare anche solo due passi...) e il gioco da tavolo dedicato ai più piccoli. Oggi seconda giornata del convegno: si parlerà di investigazioni digitali nei reati di violenza domestica, procedure di accertamento della Polizia amministrativa e i reati del pubblico ufficiale.