STEFANO BROGIONI
Cronaca

Caso Toti, l’incontro sullo yacht: così i big si sono divisi il porto di Genova

La guardia di finanza ha documentato le trattative a bordo della barca di Spinelli. Toti confessava alla moglie: "Stretto un accordo per spartirsi i terminal"

Genova, 12 maggio 2024 – Menù raffinato e privacy garantita. A bordo del Leila e del Leila 2, gli yacht da sogno di Aldo Spinelli con il nome della moglie scomparsa, gli invitati abbandonano i cellulari all’esterno, per essere sicuri che non rimanessero tracce di ciò che veniva detto. Ma non immaginano che, ad assistere a quegli incontri nel porto, ci fosse la guarda di finanza. La Marina Fiera, dov’è ormeggiata l’imbarcazione del ricchissimo imprenditore, è stata imbottita di telecamere e microspie. Il risultato è che, agli atti dell’inchiesta della Dda di Genova, ogni incontro è stato documentato minuziosamente. Nelle 1400 pagine che i pm Federico Manotti e Luca Monteverde hanno consegnato al gip Paola Faggioni per chiedere le misure cautelari nei confronti del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e di altri componenti del presunto "sistema" che ruota intorno al governatore, ci sono perfino le immagini dei telefoni depositati su un tavolo all’esterno della cabina dello yacht.

Il presidente della Liguria Giovanni Toti (Ansa)
Il presidente della Liguria Giovanni Toti (Ansa)

Il 29 novembre del 2022, sulla Leila, da poco arrivata a sostituire la sorella Leila 2, c’è il gotha della politica ligure: il sindaco Marco Bucci, il governatore Toti e l’immancabile Paolo Emilio Signorini, il presidente dell’Autorità portuale.

La finanza riprende tutto, anche perché già sa di quell’appuntamento. Il giorno precedente, Spinelli, parlando – intercettato – con un manager della Msc di Gianluigi Aponte, Alfonso Lavarello, gli fa "una confidenza, ma tienitela per te: domani sono tutti e tre a mangiare in barca da me". Già perché sono lontani i tempi della guerra fra le due holding che dominano il porto. Spinelli e Aponte hanno infatti siglato un accordo in cui si spartiscono il terminal Rinfuse. "Prevede tutto, non la divisione del terminal, prevede tutto, tutto vuol dire tutto, tutto quello che era in sospeso o materia di litigio... accosti, tempi, ingressi, tutto".

Eccoli, dunque, gli invitati vip di Spinelli, in uno degli incontri ritenuti chiave nella ricostruzione accusatoria. I primi ad arrivare sono i padroni di casa, Aldo e il figlio Roberto. Un quarto d’ora dopo, giunge Signorini, a bordo di una Mercedes classe A dell’Autorità portuale guidata da un autista. Alle 13.10 arriva anche il sindaco Bucci, pure lui accompagnato dal conducente del Comune. Alle 13.40, è Toti a scendere dalla Bmw X5 della Regione Liguria e salire anch’egli sul Leila.

La sera, Toti descrive alla moglie il buon esito dell’incontro: "Gli abbiamo fatto fare pace con Aponte, tutto un accordo per spartirsi i terminal che hanno in comune qua, quindi erano soddisfatti". Soddisfazione che Toti incontra anche nel manager di Aponte, Lavarello, con cui, sempre al telefono, si scambiano i complimenti. "Sei stato bravissimo, hai fatto un grande lavoro dai", dice Toti. "Lo abbiamo fatto perché tu mi hai detto: ’cosa posso fare per aiutarti’ e io ti ho detto ’dammi una settimana, dieci giorni’, ti ricordi?", risponde Lavarello. Che aggiunge: "Poi io gli direi che c’è stata un’ottima, perché è la verità, collaborazione, senza tanti discorsi, tra il tuo Signorini, che è stato veramente... è una persona per bene ed elegante Signorini e poi è anche il primo che cade perché è in trincea, noi siamo un po’ più indietro.. quindi sotto il fuoco nemico, il primo ad andare in ospedale è lui".

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