Toti: "La giunta avanti col lavoro. Amareggiato ma non preoccupato". Domani ad Ameglia arriva Salvini

L’incontro con l’assessore Giampedrone. Il ministro Nordio: "Non ho capito l’ordinanza del tribunale del riesame"

Toti: "La giunta avanti col lavoro. Amareggiato ma non preoccupato". Domani ad Ameglia arriva Salvini

Toti: "La giunta avanti col lavoro. Amareggiato ma non preoccupato". Domani ad Ameglia arriva Salvini

"La giunta regionale deve proseguire nel suo lavoro senza incertezze sulla linea politica sancita dal patto di governo con gli elettori, che non deve subire contraccolpi dal complesso momento legato all’inchiesta". Giovanni Toti chiede alla sua giunta di andare avanti sulla strada tracciata dopo le elezioni, un pensiero espresso ieri sera nel corso dell’incontro con l’assessore regionale Giacomo Giampedrone che lo ha raggiunto nella sua abitazione di Ameglia. "Il presidente – le parole di Giampedrone a fine incontro – prosegue sulla linea che lo vede deciso a non dimettersi. Sa bene che senza il ’peso’ della poltrona da presidente sarebbe più libero di parlare e spiegarsi, ma quella poltrona appartiene ai liguri e per questo lui continua a sostenere questo peso". Dopo Giampedrone, domani Toti inconterà il ministro Matteo Salvini. "Gli ha sempre mostrato vicinanza – spiega l’assessore – in questi mesi si è più volte esposto a sua difesa". Toti si è anche detto "amareggiato ma non preoccupato" della manifestazione delle opposizioni in programma oggi pomeriggio a Genova. Identica amarezza per la decisione del tribunale del riesame di negargli la revoca dei domiciliari: domenica sarà presentato ricorso in Cassazione.

"La pronuncia del tribunale del riesame ci ha lasciati amareggiati – sottolinea l’avvocato Stefano Savi, legale di Toti – soprattutto per le considerazioni contenute, che non corrispondono né alla nostra storia personale, né al nostro agire. L’assunto che rileva una possibilità di reiterazione del reato per mancata comprensione dello stesso è difficile da condividere perché sarebbe il primo caso di pubblica autodenuncia di reitera da parte di un soggetto indagato". Della vicenda-Liguria si è parlato anche ieri pomeriggio alla Camera in occasione del question time, dove il ministro della giustizia Carlo Nordio ha risposto a una interrogazione presentata da Noi Moderati (col presidente Maurizio Lupi) riguardo le motivazioni dell’ordinanza del tribunale del riesame e "se questa sia accettabile rispetto ai valori della Costituzione".

Da parte sua Nordio ha ribadito di non poter nè dover commentare l’ordinanza. "Siamo convinti che nessuna inchiesta possa condizionare la legittimità di una carica politica o amministrativa determinata dalla volontà popolare. Posso dire di aver letto con grande attenzione l’ordinanza e di non aver capito nulla". Ieri pomeriggio intanto davanti al palazzo della Regione Liguria, un flash mob per chiedere le dimissioni di Toti. Ad organizzarlo, gli attivisti di Genova che Osa, Arci e Libera.

Claudio Masseglia