MATTEO MARCELLO
Cronaca

Toti, lettera al Consiglio regionale: "Solo scelte nell’interesse pubblico". Domani la mozione di sfiducia

Il presidente rivendica le proprie decisioni e prova a sminare l’affondo politico dei gruppi di opposizione. Giampedrone: "Non si dimette, ma attende di tornare nel suo ruolo per un confronto con la maggioranza". .

Toti, lettera al Consiglio regionale: "Solo scelte nell’interesse pubblico". Domani la mozione di sfiducia

Sabato il vertice – con il consenso della Procura – con il suo fedele braccio destro, l’assessore Giacomo Giampedrone. Ieri, la diffusione di alcuni stralci della lettera scritta per essere letta domani in Consiglio regionale, in occasione della mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni (Azione esclusa; ndr). Da Toti – dal 7 maggio ai domiciliari nell’ambito nella maxi inchiesta che ha terremotato le istituzioni liguri – non solo la ferma decisione di non dimettersi, ma anche quella di contrastare gli affondi politici delle opposizioni. La missiva è stata consegnata nella giornata di sabato all’assessore Giampedrone con l’incarico di affidarla al capogruppo della Lista Toti in consiglio regionale, Alessandro Bozzano. Sarà lquest’ultimo, secondo indiscrezioni, a leggerla all’assemblea legislativa della Liguria. Una lettera tesa a ’sminare’ l’affondo delle opposizioni, nella quale si legge che "con questa mozione di sfiducia, le opposizioni tentano una spallata politica che non solo non riuscirà nei numeri, ma conferma tutta la propria inadeguatezza a guidare questa regione. Rivendichiamo l’interesse pubblico in ogni nostra scelta. E sono certo che anche la maggior parte dei liguri comprendano e apprezzino il cammino fatto e i risultati raggiunti dal nostro governo. Il Presidente Toti fin da subito si è messo a disposizione dei magistrati per chiarire tutti i contorni di questa vicenda". Oltre ad affidare il rassicurante messaggio che la Liguria "deve andare avanti" soprattutto con le grandi opere e con gli impegni presi fino al momento dello stop imposto dalle indagini, pare che nella lettera ci sia anche un messaggio chiaro alla maggioranza che verrà meglio esplicitato quando e se il giudice accetterà l’istanza di revoca dai domiciliari (istanza non ancora depositata dall’avvocato Stefano Savi, ndr).

Sabato mattina Toti e Giampedrone hanno parlato per oltre quattro ore. "Alla maggioranza dice di andare avanti perchè la Liguria deve continuare a lavorare, e ovviamente di respingere compattamente la mozione di sfiducia. Contiamo che il presidente possa tornare presto al suo posto per riprendere quel cammino che abbiamo fatto insieme – afferma Giampedrone –. Non si dimette, attende di tornare nel suo ruolo per fare tutti i confronti con la maggioranza e lì decidere il cammino, da continuare insieme oppure fare altri tipi di valutazione, che spettano direttamente a lui". La mozione delle opposizioni quasi sicuramente non avrà i numeri: dodici i consiglieri firmatari del documento, diciotto quelli su cui può contare la maggioranza.