Toti prepara il ritorno. Pronto il faccia a faccia con i big della politica: "No alle dimissioni"

Fra oggi e domani sarà presentata l’istanza. "Tanti temi da affrontare"

Toti prepara il ritorno. Pronto il faccia a faccia con i big della politica: "No alle dimissioni"

Toti prepara il ritorno. Pronto il faccia a faccia con i big della politica: "No alle dimissioni"

Giovanni Toti prepara il suo ‘ritorno’ in politica e con il difensore Stefano Savi si concentra sulle istanze da presentare in procura a Genova (fra oggi e domani) per chiedere una serie di incontri con diverse personalità politiche "per un doveroso confronto e aggiornamento sulla situazione attuale, ma tra i temi sul tavolo non ci sono le dimissioni". Incassato il no alla revoca degli arresti domiciliari (iniziati lo scorso 7 maggio), il presidente della Regione non si lascia abbattere e si concentra sulla lista di nomi con cui confrontarsi a breve, a partire dalla sua maggioranza che ha sempre fatto quadrato intorno a lui. "Certamente nelle prossime ore presenteremo al tribunale di Genova la richiesta da parte di Toti sia di potersi confrontare con la sua lista, che è il primo gruppo per forza numerica del consiglio Regionale – spiega l’avvocato Savi – inoltre, di poter avere un confronto con i leader regionali dei partiti della coalizione e con il gruppo parlamentare di riferimento a livello nazionale". Più che al faccia a faccia come avvenuto con l’assessore Giacomo Giampedrone, lo scorso primo giugno, le istanze verranno estese a più leader, di caratura nazionale, tanto che il vertice potrebbe svolgersi da remoto. Il primo obiettivo è un confronto interno, poi spiega il legale "potranno seguire, a stretto giro, ulteriori richieste di incontri con ulteriori personalità politiche. Ricordiamo che Toti, oltre alla funzione istituzionale di presidente di Regione, riveste il ruolo di leader di una forza regionale indispensabile per le scelte politiche del prossimo futuro".

Quel che appare certo, sul fronte dei contenuti, è che "le dimissioni non sono l’oggetto degli incontri, indispensabili a un primo confronto circa le politiche regionali ad ampio spettro che il consiglio, e specificamente la maggioranza, dovrà portare avanti in attesa del ritorno alla piena agibilità politica del presidente Toti". E’ proprio la scelta di restare in sella a pesare nelle esigenze cautelari che venerdì hanno portato la gip di Genova Paola Faggioni a negargli la revoca dei domiciliari, sottolineando il pericolo della reiterazione "in vista delle prossime competizioni elettorali regionali del 2025, per le quali aveva già iniziato la relativa raccolta di fondi". Un pericolo "concreto" scrive il gip se si considera che "continua a rivestire le medesime funzioni e cariche, con conseguente possibilità che le stesse vengano nuovamente messe al servizio di interessi privati in cambio di finanziamenti". Tesi che la difesa è pronta a contestare facendo ricorso ai giudici del Riesame, ma i tempi dell’udienza non saranno brevi.