Toti, saluti e abbracci romani: "Il candidato? Siamo ai preliminari". Visita ai leader del centrodestra

Nessun nome sul tavolo anche se piace il profili della Cavo. Il leghista Rixi ancora dubbioso

Toti, saluti e abbracci romani: "Il candidato? Siamo ai preliminari". Visita ai leader del centrodestra

Salvini, Rixi e Toti

Una trasferta romana non soltanto per salutare gli amici ma per tenere più che mai unita la coalizione di centrodestra. Dopo la revoca degli arresti domiciliari trascorsi nella sua casa di Ameglia e 86 giorni di rarissimi incontri esrepssamente autorizzati dal gip l’ex presidente Giovanni Toti ha ripreso il vecchio ritmo di incontri in vista delle elezioni di autunno, con data ancora da fissare. Una giornata intensa anche da un punto di vista emotivo, come ha dimostrato l’abbraccio a Matteo Salvini, il cordiale saluto a Maurizio Gasparri e le visite a Maurizio Lupi, Pino Bicchielli (per altro incontrati qualche settimana fa proprio a Ameglia), Ilaria Cavo e Giovanni Donzelli. "Ci tenevo a portare a Matteo Salvini tutto il mio affetto e stima – ha spiegato Toti – per la vicinanza dimostrata e le attenzioni anche nei confronti della mia famiglia".

Accompagnato dall’assessore Giacomo Raul Giampedrone l’ex governatore ha affrontato la lunga giornata nella capitale che si è conclusa in tarda serata. Non sono stati indicati nomi ma profili e quello di un rappresentante civico resta prevalente. "Siamo ai preliminari – ha chiarito Giovanni Toti – ma ciò che conta è la compattezza e unità di intenti. Ovvero non fare un passo indietro e proseguire nel lavoro, negli investimenti e nei temi delle infrastrutture e modernizzazione che ci hanno caratterizzato per nove anni. Temi per altro cari proprio al mistro Matteo Salvini e al viceministro Edoardo Rixi". Quest’ultimo insieme a Ilaria Cavo di Noi Moderati è tra i nomi indicati alla candidatura nella corsa elettorale anche se il leghista, che per altro era il candidato presidente nel 2015 lasciando poi il passo alla novità dell’ultim’ora Giovanni Toti, sembrerebbe freddino. "Ho massima stima di Edoardo – ha proseguito Toti – abbiamo iniziato l’avventura insieme in Regione e sta facendo uno straordinario lavoro per il territorio come viceministro alle infrastrutture. Però comprendo i suoi dubbi". La trasferta a Roma si è aperta in mattinata con il vertice a Montecitorio con i parlamentari di "Noi moderati" Maurizio Lupi, Ilaria Cavo e Pino Bicchielli. Non c’è stato invece il faccia a faccia con il leader di Forza Italia Antonio Tajani. In compenso è arrivato quello con Maurizio Gasparri ed è stata l’occasione per fugare dubbi sulle presunte ruggini con Forza Italia. "E’ il mio partito di provenienza che che nasce dalla famiglia Berlusconi che considero amici personali. Gasparri nella situazione difficile che ho appena vissuto mi ha sostenuto e difeso con vigore". Sul nome del successore non c’è stato nessun sbilanciamento. "Credo che la maggior parte dei partiti abbia manifestato la volontà di un nome che provenga dall’area che ha affiancato i partiti tradizionali nella avventura ligure della giunta Toti, Bucci, Peracchini e Scajola. La Regione Liguria è governata per il 75% da sindaci civici appoggiati da partiti. Il primo gruppo in consiglio regionale è la lista Toti. La gamba civica è importante e i partiti lo sanno, ma non c’è una esclusione partitica".

Massimo Merluzzi