REDAZIONE LA SPEZIA

Toti, Spinelli e Signorini in aula. Udienza fissata per il 30 ottobre

Il gip ha deciso la data dopo l’accordo sul patteggiamento raggiunto tra Procura e difesa. Ghio (Pd): "L’Authority di Genova annulli in autotutela le pratiche oggetto dell’inchiesta".

L’ex governatore Giovanni Toti con l’imprenditore Aldo Spinelli (foto d’archivio)

L’ex governatore Giovanni Toti con l’imprenditore Aldo Spinelli (foto d’archivio)

Si celebrerà il 30 ottobre, dunque subito dopo le elezioni regionali in Liguria, l’udienza per il patteggiamento di Giovanni Toti, Aldo Spinelli e Paolo Emilio Signorini. Lo ha deciso il giudice Matteo Buffoni. L’ex presidente della Regione Liguria aveva trovato l’accordo con la procura (pm Federico Manotti e Luca Monteverde) per patteggiare una pena a due anni e un mese, convertita in 1.500 ore di lavori di pubblica utilità. Tre anni e cinque mesi per l’ex presidente dell’Autorità portuale e tre anni e due mesi per l’imprenditore portuale Spinelli.

Le pene potrebbero però aumentare di qualche mese perché in udienza potrebbero essere aggiuntì altri episodi corruttivi che erano emersi sin dall’inizio ma che sono stati approfonditi negli ultimi mesi ed erano rimasti fuori dal giudizio immediato. Ieri l’altro il giudice ha revocato gli arresti domiciliari per l’ex presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale Signorini, l’unico finito in carcere il 7 maggio, quando è deflagrata l’inchiesta che ha terremotato la Liguria. L’ex manager pubblico non potrà esercitare impresa o ricoprire uffici o incarichi direttivi in imprese per dodici mesi. Anche Toti era finito ai domiciliari ma l’ex governatore ha ottenuto la libertà già il primo di agosto. Per l’accusa Toti avrebbe messo a disposizione la sua funzione per gli interessi privati del suo amico imprenditore Spinelli da cui avrebbe ricevuto donazioni per il suo comitato elettorale. Anche Signorini dall’anziano imprenditore avrebbe ricevuto regali, come soggiorni in alberghi di lusso, fiches da giocare al casinò e borse griffate per la fidanzata, e in cambio avrebbe accelerato le pratiche portuali per le concessioni.

Ieri intanto il Pd è tornato a occuparsi della vicenda e per bocca della vicecapogruppo alla Camera, Valentina Ghio, ha chiesto, in un’interrogazione presentata al ministro delle Infrastrutture insieme al candidato alla presidenza della Regione Andrea Orlando, che "le pratiche connesse all’indagine e in particolare quelle relative a Calata Concenter e al rinnovo trentennale della concessione del Terminal Rinfuse a favore di Spinelli vengano annullate in autotutela, per rendere la pianificazione portuale di Genova completamente e rapidamente operativa".

Roberta Della Maggesa