È l’unico spezzino a rappresentare il territorio nella giunta regionale. Giacomo Giampedrone, nominato per il terzo mandato consecutivo, fa il punto su quanto fatto e sulle nuove sfide.
Il terzo mandato consecutivo da assessore rappresenta un record. Cosa prova?
"Intanto mi fa piacere continuare a essere ancora il più giovane della giunta, benchè al terzo mandato. Battute a parte, la riconferma è certamente motivo di grande soddisfazione e comporta un grande senso di responsabilità, consapevole di aver lavorato sempre con impegno e coerenza in questi anni, riuscendo evidentemente a dare molte risposte positive alle esigenze del territorio. Questo è stato apprezzato non solo dagli elettori ma anche da molti amministratori di diverso colore politico, a dimostrazione che quando si lavora per la gente contano i risultati concreti".
Le elezioni hanno evidenziato che anche senza Toti e nonostante la diaspora di molti arancioni verso i partiti, il civismo in Liguria rappresenta ancora una gamba stabile del tavolo della coalizione. Qual è stata la chiave per confermarsi?
"Direi che sono state due le chiavi che hanno portato alla mia riconferma: la forza dei risultati ottenuti e la coerenza dimostrata, soprattutto nelle difficoltà. Fin dal momento delle dimissioni del presidente Toti abbiamo lavorato per far capire ai partiti del centrodestra il ruolo imprescindibile di una gamba civica forte e per radicata territorialmente che per la riconferma alla guida della Liguria. E infatti quell’anima si è rivelata determinante per la vittoria finale: rappresenta i territori, il centrodestra moderato, di buon senso, davvero liberale, fuori dai diktat di partito, con tanti sindaci arancioni che in questi anni sempre più numerosi hanno seguito l’ex presidente Toti e ora sostengono il presidente Bucci per continuare sulla rotta della crescita".
Cosa risponde a chi afferma che la giunta Bucci rappresenta per nomine e impostazione la piena continuità con il governo Toti?
"Toti è Toti, Bucci è Bucci. Pur avendo caratteristiche completamente diverse, li unisce il pragmatismo e il senso della concretezza delle cose da fare per lo sviluppo della nostra regione. Come ha detto il presidente Bucci, le cose positive vanno portate avanti, quelle meno buone vanno migliorate. La nuova giunta ha visto molte riconferme, a riprova del buon operato delle due precedenti amministrazioni guidate dall’ex presidente Toti".
Bucci le ha affidato la delega all’Edilizia ospedaliera, uno dei cardini della rivoluzione sanitaria voluta dall’ex sindaco di Genova. Il Felettino è finito nelle secche della validazione del progetto esecutivo. A che punto siamo?
"Tra i cinque ospedali da costruire, il Felettino è certamente quello in fase più avanzata: per me rappresenta la priorità assoluta, non esiste obiettivo di pari importanza nello spezzino. Il fatto di aver legato alle Infrastrutture la delega per la costruzione dei nuovi ospedali rappresenta certamente un riconoscimento della grande capacità realizzativa che il nostro dipartimento ha dimostrato nel tempo. Il nostro compito sarà quello di costruire i nuovi ospedali, senza alcuna pretesa rispetto a quelli che saranno i contenuti in termini di prestazioni agli utenti, di competenza invece della Sanità. Sul Felettino, dal punto di vista procedurale, abbiamo già fatto le prime valutazioni con la stazione appaltante e il presidente Bucci. Convocheremo a stretto giro tutti i soggetti coinvolti nel progetto esecutivo: è sostanzialmente conclusa la fase di interlocuzione tecnica con la risoluzione di alcune integrazioni richieste dal soggetto validatore alla ditta Guerrato Spa. L’obiettivo è l’avvio del cantiere il prima possibile. Stiamo parallelamente lavorando al disegno di legge per la nomina di project manager o commissari che accompagnino passo dopo passo la costruzione dei nuovi ospedali".
C’è intenzione di continuare a investire sulle manutenzioni della viabilità secondaria?
"Assolutamente sì, grazie ad una precisa volontà della nostra azione di governo: da un lato continueremo a garantire un ruolo propulsivo fondamentale per la realizzazione di nuove opere sul territorio, come avvenuto per la bretella Ceparana-Santo Stefano Magra, pronta entro la prossima estate, o per il casello autostradale, oggi definitivo che presto sarà potenziato con tutti i sistemi di pagamento. Dall’altro vogliamo continuare ad essere determinanti per il superamento delle emergenze che coinvolgano le strade secondarie, provinciali o comunali: per citare alcuni esempi nello spezzino, penso alla realizzazione del pacchetto di opere strutturali finanziate per oltre 9 milioni di euro di fondi Fsc grazie all’accordo col governo, alla nuova strada della Ripa realizzata con finanziamenti regionali per oltre 8 milioni di euro oppure all’ultimo piano da 3,8 milioni di risorse regionali destinate ai Comuni per manutenzioni della viabilità".
Tra i temi che si sono imposti nel corso della campagna elettorale ci sono lo spianamento del primo bacino portuale e i dragaggi del porto spezzino. Una pratica, la prima, finita nel mirino per i rallentamenti burocratici che rischiano di penalizzare il settore crocieristico. Ci sono novità?
"Si tratta di una pratica complessa, delicata dal punto di vista ambientale e anche legislativo. Tutti gli attori coinvolti, nonostante la transizione tra due legislature, sono già stati convocati nelle scorse settimane ai tavoli di Regione per trovare una soluzione tecnica anche con l’eventuale supporto di alcune modifiche normative nazionali, a cui stiamo lavorando con il viceministro Rixi. Va garantita l’assoluta priorità di questo intervento, salvaguardando l’importantissimo settore crocieristico e anche il resto delle operazioni dei nuovi bacini portuali, altrettanto fondamentali nel rispetto di tutte le leggi e regolamenti vigenti. Il tavolo è già riconvocato per lunedì".
I lavori di ammodernamento del Picco, finanziati in buona parte dalla Regione, sono al rush finale. C’è un piano anche per coprire la Curva Piscina?
"Il nuovo stadio Picco è oggi un’infrastruttura sportiva moderna destinata a rimanere tale per i prossimi decenni. Sono davvero orgoglioso di aver contribuito con il mio assessorato alla sua realizzazione, con un investimento da 3,8 milioni di euro: lo abbiamo fortemente voluto e ci abbiamo creduto insieme alla famiglia Platek, alla dirigenza della società e al Comune. Quello che tutti credevano fosse un sogno irrealizzabile, si sta trasformando in un gioiello che cittadini, appassionati e tifosi toccano con mano. È un’infrastruttura moderna e proiettata nel futuro che verrà utilizzata anche per eventi e manifestazioni, con aree attrezzate, ristoranti e sale convegni. Ora attendiamo il 26 dicembre, il giorno della grande inaugurazione della Curva Ferrovia coperta, con il nuovo mega schermo sovrastante e tutti i nuovi servizi connessi, a conclusione dell’intervento di restyling complessivo. Sull’impegno per la copertura della Curva Piscina ci siamo fatti una promessa con la società di parlarne a campionato finito, nella speranza che questa stagione possa concludersi nel migliore dei modi, con la promozione della squadra nella massima serie".