"Transizione ecologica in chiave solidale"

Architetto e docente. Rilancia sulla sostenibilità. "Inversione di tendenza. sul consumo del suolo" .

"Transizione ecologica in chiave solidale"

Ludovica Marinaro

Interpreta la sua professione "con una certa militanza, cioè con un occhio sempre attento ai valori della sostenibilità, dell’inclusione sociale e della democrazia" cercando di andare nella direzione di una transizione ecologica e solidale. Spezzina, classe ‘87, Ludovica Marinaro è mamma, architetto con un dottorato europeo in architettura del paesaggio e dal 2018 coniuga la libera professione con l’attività di ricerca e docenza presso l’Università di Firenze. Tra i suoi ultimi progetti, la Batteria Valdilocchi e la Via dell’Amore. Oggi vive alla Spezia, in un territorio che ama e nel quale vede "un enorme potenziale attualmente non valorizzato, così come quello di moltissimi altri luoghi della Liguria". Quale sarà l’indirizzo di lavoro in Regione?

"Voglio mettere la mia sfera di competenza a sistema per il tema della transizione ecologica in chiave solidale, che peraltro è l ‘acronimo dell ‘associazione nazionale Tes, Transizione Ecologica Solidale, di cui sono curatrice scientifica dal 2018 e che è nata dall’iniziativa di Andrea Orlando".

È un progetto e una visione molto ampia, quali sono i temi?

"L’idea è che si debba procedere a un ‘inversione di tendenza rispetto al consumo di suolo, quindi l’obiettivo che ha posto l’Europa di consumo zero al 2050 è assolutamente perseguibile ma deve essere accompagnato da una rigenerazione urbana".

Un esempio?

"L ‘occasione dell ‘adattamento al cambiamento climatico pone le condizioni per pensare città intelligenti, che sappiano riciclare l‘acqua, convogliare il comportamento anche estremo degli eventi meteorologici. Abbiamo la possibilità di poter immaginare nuovi modi di abitare, nuovi quartieri residenziali che sappiano garantire una casa a tutti, ma che siano anche centri di comunità energetiche".

Alma Martina Poggi