Tre giorni di gastronomia in onore del leccio

La famiglia Tartarini celebra il leccio della Gira con tre giorni di gastronomia spezzina. Autorità e artisti partecipano all'evento, onorando la tradizione culinaria e l'albero monumentale.

Tre giorni di gastronomia in onore del leccio

La famiglia Tartarini celebra il leccio della Gira con tre giorni di gastronomia spezzina. Autorità e artisti partecipano all'evento, onorando la tradizione culinaria e l'albero monumentale.

Da 154 anni la famiglia Tartarini osserva quell’albero sontuoso che sovrasta il loro ristorante e si... immerge in esso. Il leccio della Gira, iscritto nel Registro degli alberi monumentali, è lì da 324 anni e come consuetudine, da 24 anni a questa parte, i Tartarini – che continuano la tradizione culinaria familiare dal 1870 – hanno voluto onorarlo con tre giorni di gastronomia tipica spezzina. Niente di particolare in realtà, nel senso che quelli presentati sono piatti prelibati che si possono degustare nello storico locale della Foce tutto l’anno. Ma in questo caso, la lista delle pietanze, fra acciughe sotto sale, torte di verdura, ravioli, gnocchi, muscoli ripieni, trippa e tanto altro, ha celebrato la ricorrenza alla quale sono intervenuti in tantissimi.

Nella prima sera, quella ufficiale, con la conduzione del sempre dinamico Marino Tomà, tante le autorità intervenute, come il sindaco Pierluigi Peracchini, gli onorevoli Maria Grazia Frijia, Andrea Orlando e Stefania Pucciarelli, il consigliere regionale Giacomo Giampedrone, il prefetto vicario Nicola Venturo, oltre a diversi assessori ed esponenti del mondo sindacale e delle associazioni. È stata anche l’occasione per vedere esposte le decine di disegni realizzati dai bambini della scuola primaria Maggiani della Foce, che hanno fatto bella mostra accanto ai tavoli all’ombra del leccio, oltre che per ascoltare, dalla viva voce di Luciano Bonati, un suo bel componimento dedicato proprio all’albero, il Quercus ilex protagonista dell’evento. Una grande soddisfazione per Massimo e Carla Tartarini, oltre che per tutti i familiari che collaborano e garantiscono così il successo del Ristorante La Gira anno dopo anno. Con l’appuntamento al 2025.

Marco Magi