
Tre nuovi soci per l’Accademia. Delegazione ospite al ’Tritone’
Cresce la delegazione spezzina dell’Accademia italiana della cucina. Nel corso di una serata svoltasi al ristorante ‘Il Tritone di Claudio’, a Fezzano di Porto Venere, dedicata all’illustrazione delle iniziative in cantiere nel quadro dell’attività istituzionale volta a promuovere la cultura e l’identità del cibo dei territori, hanno fatto il loro ingresso tre nuovi soci. Si tratta del comandante Giampaolo Trucco, ufficiale di Comsubin – dove attualmente ricopre gli incarichi di capo ufficio materiali subacquei e di capo reparto del Supporto del gruppo operativo subacquei –, dell’ingegnere Massimiliano Ghirlanda, amministratore delegato di Euroguarco Spa, eccellenza industriale spezzina specializzata nella produzione di guarnizioni e sistemi per l’impiantistica, e il dottor Giorgio Pellitteri, già dirigente del comune della Spezia. A presentare i nuovi soci, con la rituale consegna del distintivo e del diploma accademico, la delegata Marinella Curre Caporuscio, che ha colto l’occasione per anticipare alcune delle prossime iniziative di Aic, impegnata a sviluppare la propria mission in collaborazione con le istituzioni e le scuole del territorio. Ma la serata – che ha visto anche la consegna di un riconoscimento speciale a Patrizia Gallotti per i suoi 25 anni di impegno con l’Accademia – come di consueto è servita anche ad accendere i riflettori sui ristoranti che meglio interpretano i canoni della cucina del territorio. Questa volta è toccato al ’Tritone’ di Fezzano da poco rilevato dalla famiglia Basso. Ed è stato proprio Claudio, il capostipite, a proporre assieme ai figli e al resto dello staff un apprezzatissimo menu a base di pesce, che ha spaziato dal baccalà, al branzino e ai calamari degli antipasti a una eccellente ombrina cucinata all’isolana, passando per il celebrato spaghetto risottato, fiore all’occhiello della casa. Non è mancato un intermezzo storico-culturale affidato a Barbara Sussi, socia Aic, che ha tratteggiato un breve profilo del borgo di Fezzano, soffermandosi anche sui suoi personaggi più illustri, a cominciare da quella Simonetta Cattaneo, avvenente gentildonna rinascimentale, che si dice abbia ispirato Sandro Botticelli per la sua Venere.
Franco Antola