Massimo Merluzzi
Cronaca

Aumenti sotto accusa, la Befana alza i costi per chi viaggia in treno

In base a un vecchio accordo scatta il rincaro dei biglietti e abbonamenti, Un caso che accende la polemica politica dell’opposizione. “Bisogna intervenire sulle linee disastrate che già penalizzano l’utenza”

La Spezia, 30 dicembre 2024 – Un inizio del nuovo anno all’insegna degli aumenti. Chi viaggia in treno dovrà fare i conti con le nuove tariffe per i biglietti e gli abbonamenti regionali che in Liguria subiranno un rincaro del 2,5% come previsto dal contratto di servizio stipulato anni fa tra Regione Liguria e Trenitalia. Nella calza della Befana dunque soltanto carbone amaro e poco zucchero per chi quotidianamente deve spostarsi per motivi di lavoro e studio. E intanto si stanno levando le reazioni politiche dei consiglieri regionali di opposizione.

250425124699_CARDINI_CARD25MARCH_3_-90867678
Viaggiatori sui binari (foto di repertorio)

“In un momento – spiega Davide Natale del Partito Democratico – in cui il trasporto su ferro in regione subisce ritardi e disservizi continui a causa dei lavori e dei guasti alla linea l’aumento dei biglietti e degli abbonamenti oltre a essere una manovra inaccettabile suona anche come una beffa. Tutto a discapito di pendolari, studenti e lavoratori. La giunta non può rimanere immobile e dichiarare che non si può far nulla, perché una misura prevista dal contratto di servizio con Trenitalia, perché se si vuole, come è avvenuto lo scorso anno, si può bloccare, visto che anche questa amministrazione ha mantenuto l’aumento del Cinque Terre Express prevedendo un incremento dell’80 per cento della tariffa. L’assessore ai trasporti Scajola e il presidente Bucci devono intervenire e rivedere il contratto di servizio con Trenitalia e non solo bloccare come era avvenuto lo scorso anno l’aumento delle tariffe, ma chiedere che l’aumento venga cancellato e non rimandato a una nuova scadenza”.

Una batosta evidenziata anche da Selena Candia capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra. “I rincari sui treni sono sempre inopportuni, in una terra dagli spostamenti difficili come la Liguria, ma in questo momento la situazione è ancora più tragica. La responsabilità è della giunta Toti, che nel 2018 ha firmato un pessimo contratto di servizio con Trenitalia, con aumenti delle tariffe fino al 2032, senza alcun miglioramento del servizio”.

Linea seguita anche dal collega di partito Jan Casella. “Gli aumenti – attacca – dovevano essere congelati in attesa di risolvere i gravi disagi che colpiranno la rete ferroviaria ligure. Nelle prime due settimane di gennaio, per un totale di otto giorni, la circolazione ferroviaria sarà sospesa tra Genova Sestri Ponente e Cogoleto. Il servizio di trasporto sarà affidato ad autobus sostitutivi, con un aumento dei tempi di percorrenza. È inammissibile che Trenitalia non riesca a garantire sui pullman lo stesso numero di posti disponibili sui treni, consigliando addirittura agli utenti di ripianificare il proprio viaggio. Servirebbe un libro per elencare i problemi sulla rete ferroviaria ligure. Ci sembra doveroso ricordare una giornata drammatica come quella del 20 dicembre, quando i pendolari hanno impiegato anche sei ore per andare da Imperia a Genova e ritorno, per un’interruzione della linea”.