REDAZIONE LA SPEZIA

Trenino turistico beffa Imprenditori interdetti per l’omologazione falsa

Tre persone sono state interdette per truffa aggravata e istigazione alla falsità materiale ed ideologica nell'ottenimento di una licenza per un servizio di trasporto turistico con un trenino lillipuziano.

Trenino turistico con beffa, quella degli atti falsi funzionali ad entrare in scena. Lo hanno scoperto i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza. Ieri l’epilogo dell’inchiesta con l’esecuzione delle misure interdittive - disposte dal Presidente del Tribunale Diana Brusacà - nei confronti di tre soggetti coinvolti nella gestione di una società che, a seguito di partecipazione ad un bando pubblico emesso dal Comune della Spezia, era riuscita ad ottenere la licenza utile per effettuare un servizio di trasporto di persone a fini turistici mediante l’uso di un trenino lillipuziano. Le indagini, coordinate dal Procuratore Antonio Patrono, hanno portato alle contestazioni dei reati di truffa aggravata e di istigazione alla falsità materiale ed ideologica in capo al legale rappresentante e ai due amministratori “di fatto” della società. I tre si sarebbero adoperati dapprima in un’opera di contraffazione del certificato di omologazione della motrice del trenino, attestando falsamente, con la compiacenza del titolare di un’officina brianzola, di aver installato sul mezzo un dispositivo in grado di portarne l’omologazione da Euro 0 ad Euro 5 (il bando comunale richiedeva l’omologazione Euro 4 o superiore). Avrebbero, poi, prodotto ulteriori attestazioni false riguardanti altre specifiche tecniche del mezzo, inducendo così in errore la commissione preposta alla valutazione dei requisiti dei partecipanti al bando e riuscendo in tal modo ad ottenere illecitamente il titolo autorizzatorio.