REDAZIONE LA SPEZIA

Tumore alla mammella Oltre mille sotto cura

È il dato emerso in occasione della giornata regionale di sensibilizzazione nei confronti del rischio di metastasi

Sono circa mille le donne liguri sottoposte a trattamenti per un tumore mammario metastatico. È il dato emerso ieri in occasione della giornata regionale di sensibilizzazione a questa patologia. "In Liguria – spiega Paolo Pronzato, coordinatore del Dipartimento interaziendale regionale oncoematologico – i trattamenti nella maggior parte dei casi possono essere effettuati in day hospital o anche al domicilio, con le donne che possono proseguire le attività familiari e lavorative. Solo una minoranza delle pazienti con tumore della mammella va incontro a metastasi. Il tumore della mammella guarisce in oltre l’80% dei casi, questo grazie alla diagnosi precoce e a interventi chirurgici e medici tempestivi, oltre che a un corretto stile di vita, accompagnato da una dieta mediterranea e da attività fisica". Le pazienti con tumore al seno metastatico, rispetto al passato, hanno notevoli possibilità di vedere cronicizzata la loro malattia: per ottenere i notevoli risultati che oggi si osservano occorre, ad esempio, una caratterizzazione del tumore con appropriate indagini di medicina molecolare, effettuata presso le cinque Breast Unit liguri. A seconda del tipo di tumore, in questi centri senologici specializzati, presenti su tutto il territorio, vengono erogate le diverse terapie che le ricerche più recenti hanno reso disponibili. I risultati ottenuti in questo campo sono legati ai farmaci innovativi e alla assistenza continuativa di team specializzati – formati da oncologi, radioterapisti, psicologi, farmacisti, infermieri – al collegamento con la rete di cure palliative domiciliari, alla considerazione da riservare a pazienti particolarmente fragili, per età o condizioni socio-economiche. "In questo periodo legato – continua Pronzato – la preoccupazione principale degli oncologi è stata quella di proteggere queste pazienti dal contagio e, allo stesso tempo, proseguire in sicurezza le cure salvavita".