La Spezia, 5 aprile 2024 – Il 2023 è stato un anno record per le crociere, con il porto spezzino che si è posizionato tra i primi scali italiani per movimenti di passeggeri. Inserito negli itinerari di 13 compagnie, lo scalo ha fatto registrare il suo apice storico, con oltre 700 mila presenze. Numeri davvero importanti che portano subito a domandarsi quanto sia davvero rilevante l’impatto economico sulla città che nasce da questo continuo flusso di visitatori. Lo studio prodotto dalla società di consulenza milanese Pts e presentato ieri mattina dall’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale nell’auditorium dell’edificio ex Dogana in occasione della prima giornata di Bitesp, fornisce delle risposte significative.
I dati sono il risultato dell’analisi di un campione di 1600 passeggeri, intervistati tra maggio e luglio 2023 e sbarcati da navi appartenenti alle maggiori compagnie crocieristiche mondiali. Ognuno di loro ha speso in media oltre 54 euro sul territorio spezzino, con un impatto economico sulla città quantificabile per l’anno passato in oltre 43 milioni di euro. Di questa cifra totale circa 10 milioni sono destinati a ristoranti e bar e allo shopping, mentre la restante parte alle agenzie di viaggio e ai tour operator. Circa 286.000 passeggeri si sono fermati alla Spezia, ma aggiungendo anche le Cinque Terre, Lerici e Porto Venere si arriva a oltrepassare le 560.000 visite in provincia.
"Lo studio presentato oggi – ha sottolineato il presidente dell’autorità di sistema portuale Mario Sommariva – è un documento scientifico che contiene ottime notizie ma anche alcune criticità che vanno interpretate e superate, delle potenzialità che vanno attivate. E questo risultato si può ottenere solo con la collaborazione e il consolidamento del rapporto tra città e porto".
Una sinergia crescente in cui si è detto pronto a investire il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini. "I dati elaborati – ha dichiarato il primo cittadino – dimostrano che nel 2023 si è registrata la presenza di oltre 700mila crocieristi, tra i quali il 31% ha dichiarato di aver visitato Spezia, con una spesa complessiva rilevata di 12,5 milioni di euro. Dato interessante è anche il contributo al valore aggiunto che vale 109,7 milioni di euro e che, tra i vari ambiti analizzati, indica il commercio tra quelli maggiormente stimolati. Emerge tuttavia, da interviste effettuate ai crocieristi, il tema delle chiusure domenicali delle attività commerciali; molti passeggeri hanno dichiarato infatti che avrebbero voluto fare acquisti, ma che questo non sia stato possibile perché domenica. Diventa quindi prioritaria una riflessione in tal senso".
Dopo l’exploit dell’anno passato, secondo il direttore generale del Terminal Cruise Daniele Ciulli, i numeri del 2024 potrebbero registrare una live flessione. "I dati presentati consolidano il ruolo del traffico crocieristico nell’economia della città e dell’area ligure apuana e il terminal crociere ha sicuramente contribuito a questa evidente trasformazione. Tuttavia, nessuno si può riposare sugli allori data l’estrema competizione tra porti in questo settore. Il 2024 potrebbe essere un anno complicato con volumi in calo, a causa del ridisegno degli itinerari a livello globale e di alcune difficoltà strutturali su cui stiamo lavorando insieme all’Autorità di sistema portuale".
Vimal Carlo Gabbiani