Camminatori del fine settimana, escursionisti improvvisati che con i sandali oppure scivolose scarpe a tennis ai piedi si avventurano sui sentieri alla ricerca dello scorcio suggestivo da immortalare in un selfie. Spesso senza le adeguate scorte di acqua e cibo per affrontare le lunghe camminate magari programmate sotto il sole estivo oppure nei pomeriggi invernali sfidando le ombre della sera che li coglie impreparati. E poi ci sono anche casi di esperti che per disattenzione o fatalità riportano infortuni e non riescono a rimettersi in marcia con le proprie gambe.
Sono stati 478 gli interventi organizzati dalle squadre del Soccorso Alpino Liguria nel corso dell’anno che si è appena concluso e 120 sono stati quelli effettuati dalla stazione della Spezia. La più attiva della Liguria. Il gruppo dei volontari che opera in Provincia composto da una quarantina di esperti e tre operatori per il volo dei droni utilizzati per la ricerca. Grazie alla convenzione con il Parco delle Cinque Terre sono state allestite postazioni a Manarola, Vernazza e Levanto per la sorveglianza del territorio nei fine settimana da marzo a ottobre anche se in realtà la squadra è pronta all’intervento in qualunque momento.
Le zone con più interventi sono quelle naturalmente di maggior pregio turistico-ambientale. Quindi Cinque Terre e Montemarcello mentre i Casoni sono una tappa fissa per i fungaioli e il Muzzerone per gli appassionati delle scalate. nel corso del 2024 non si sono verificati interventi per malori sulla scala di Monesteroli, una tappa da sempre frequentata soprattutto in estate e in più occasione motivo di apprensione per la fatica e l’inadeguata fornitura si acqua e protezioni dal caldo. I motivi degli interventi sono da collegarsi alle cadute (51%), malore (22%), incapacità a proseguire (ad esempio spossatezza 20%).
L’età delle persone soccorse varia tra i 50 e i 70 anni : il 69% dei soccorsi è uomo, 31% donne. Il 58% delle persone in difficoltà è italiano, tra gli stranieri prevalgono i francesi e statunitensi. Il 20% degli interventi ha avuto bisogno dell’ausilio dell’elisoccorso. I motivi per cui i tecnici sono intervenuti hanno anche fare per oltre il cinquanta per cento dei casi con cadute, perdite dell’orientamento e malori. Ma alcuni interventi hanno avuto a che fare anche con persone in difficoltà per la perdita dell’orientamento.
Massimo Merluzzi