CLAUDIO MASSEGLIA
Cronaca

Turismo luci e ombre: "B&B e affittacamere hanno cali di fatturato". Ottimismo per settembre

Una prima analisi dei dati da Federalberghi e Consorzio Welcome to La Spezia "Il maltempo ha inciso a giugno. Limitare le strutture non professionali".

Una prima analisi dei dati da Federalberghi e Consorzio Welcome to La Spezia "Il maltempo ha inciso a giugno. Limitare le strutture non professionali".

Una prima analisi dei dati da Federalberghi e Consorzio Welcome to La Spezia "Il maltempo ha inciso a giugno. Limitare le strutture non professionali".

Tantissimi turisti, ma meno rispetto alle ultime due estati. Sembra strano guardando le frotte di gente salire e scendere dai treni destinazione Cinque Terre e Riviera, così come le lunghe file di auto parcheggiate in prossimità delle spiagge da Marinella a Deiva Marina. Anche se l’estate 2024 ha portato presenze a tanti zeri, molti operatori hanno registrato una flessione rispetto agli analoghi periodi del 2022 e 2023, quando la voglia di uscire dalla bolla-Covid ha portato la gente a spendere qualcosa in più per vacanze, viaggi, soggiorni. Quest’anno invece c’è stata una flessione (con numeri variabili) alla quale hanno contribuito anche altri fattori, come la nuova tariffazione dei treni Cinque Terre Express, il meteo spesso inclemente sopratutto a giugno, la crisi internazionale (spariti ad esempio i turisti russi) e, ’amarus in fundo’ un aumento dei prezzi che ha fatto storgere il naso a qualche operatore del settore. "Il tempo pessimo a giugno – sottolinea Valerio Beghè presidente di Federalberghi – ha influito pesantemente sulle prenotazioni nelle strutture ricettive della provincia. Un mese pessimo dal punto di vista meteo, con temperature basse" che hanno scoraggiato l’arrivo di turisti. "Molte località hanno vissuto momenti complicati". In attesa dei dati ufficiali emerge comunque "un dato stabile a luglio rispetto al 2023, mentre ad agosto abbiamo registrato un calo soprattutto nelle strutture ricettive delle Cinque Terre". E’ andata decisamente meglio invece nei periodi pre-estivi quando i dati parlano di "un aumento del 4% degli arrivi sopratutto a gennaio, febbraio e maggio. Il tempo inclemente e la Pasqua così bassa, a fine marzo, ha inciso invece sulle presenze solitamente previste in quel periodo, con cali anche del 18-20%". A conti fatti il bilancio, in attesa del numero definitivo dell’estate, è "comunque positivo, abbiamo consolidato le prenotazioni nelle nostre strutture: possiamo dire di aver portato a casa il risultato. Aggiungiamo che le prenotazioni per settembre sono positive". Stesso numero di presenze rispetto al 2023 ma netto calo negli incassi invece nelle strutture extra-alberghiere (b&b e affittacamere) associate al consorzio ’Welcome to La Spezia’ affiliato a Confartigianato, come sottolineato dal responsabile Paolo Piscopo non senza una punta di critica sulla gestione amministrativa e burocratica del settore.

"Abbiamo grosso modo lo stesso numero di presenze del 2023 ma con un calo nel fatturato. Il motivo? Presto detto: c’è troppa frammentazione nei prezzi delle camere delle strutture, in particolare fra quelle a carattere non professionale, vale a dire aperte e gestite da chi ha già un’altra attività e utilizza un immobile di sua proprietà per avere una seconda entrata dal turismo". Si tratta di gestioni a carattere familiare "che vengono aperte con una semplice procedura web, senza dipendenti nè reception, dove il cliente spesso riceve via mail il codice per entrare nell’appartamento senza mai vedere il proprietario. Così un appartamento immobiliato viene dato in affitto anche a tariffe del 20-25% inferiori rispetto alle nostre strutture professionali, dove invece abbiamo dipendenti e reception aperte 13 ore al giorno. Qui i clienti trovano più servizi e assistenza. Ma con questo sistema al ribasso le nostre strutture hanno subito un calo di incassi". La soluzione? "Mettere dei limiti alle aperture così facili di bed and breakfast e affittacamere. E sopratutto tutelare chi lavora e vive con questo tipo di turismo. Serve poi un cambio di passo nella gestione dei croceristi: quando scendono in città lasciano poco o nulla dal punto di vista dell’economia avendo già pagato tutto a bordo della nave, ma incidono per quando riguarda ad esempio lo smaltimento dei rifiuti lasciati in città. L’amministrazione comunale dovrebbe pensare a questo aspetto".