Puntare forte sulle destagionalizzazione del turismo, settore che può convivere con lo sviluppio dell’industria. Con la stagione estiva in archivio da un mese, è il momento di far un bilancio di quelli che sono stati i flussi turistici nelle località turistiche di tutta la provincia, da Marinella a Deiva Marina passando per la Val di Vara. I dati forniti dall’Osservatorio sul turismo della Regione Liguria hanno dato uno spaccato confortante per quanto riguarda lo spezzino, con una crescita degli arrivi nel mese di agosto (oltre il 4%) ma una leggerissima flessione delle presenze (-0,77%). Da registrare inoltre il boom degli italiani con 8000 arrivi in più, mentre diminuiscono gli stranieri (-1,48% rispetto all’agosto 2023). Una prima analisi della situazione era stata fatta all’indomani della stagione estiva da alcune categorie di addetti ai lavori, sui dati prende ora posizione Antonio Carro responsabile della Cisl La Spezia.
"Sono numeri che confermano come il territorio spezzino abbia archiviato un agosto in linea con quello ’super’ dello scorso anno – spiega Carro – ora dobbiamo puntare sempre di più sulla destagionalizzazione". Per quanto riguarda agosto gli arrivi sono stati 156.882 con una crescita del 4,28% rispetto ad agosto 2023: cresciuti gli italiani (8121 unità in più che significa un incremento superiore al 16%) che hanno compensato il calo degli stranieri (-1,65%). Sulle presenze siamo passati dalle 515893 dell’agosto 2023 alle 511945 dello stesso periodo del 2024: "Ci sono stati circa 4500 stranieri ma sono aumentati gli italiani, più 700. Possiamo dire che il trend è molto allineato rispetto all’agosto record dello scorso anno. Anzi, ci sono dati in aumento come quelli degli arrivi".
Complessivamente, spiega Carro, "è la conferma del valore aggiunto anche in termini di indotto che il turismo porta al nostro territorio. Ora dobbiamo accelerare sempre di più per sviluppare un percorso di destagionalizzazione che vada ad ampliare l’offerta anche oltre il periodo estivo. E siamo convinti che il segmento del turismo possa e debba essere sviluppato di pari passo col rafforzamento dell’industria spezzina. Ci sono alcune vertenze aperte come l’Arsenale oppure il futuro di Leonardo, bisogna lavorare testa bassa per risolvere questi dossier e iniziare una nuova stagione di rilancio. Poi ci sono eccellenze come Fincantieri e la nautica con i maggiori marchi, come San Lorenzo, Ferretti e Baglietto che fanno parte del settore del Miglio Blu: abbiamo gioielli che devono essere valorizzati al massimo e questi dati dimostrando che stanno investendo nell’occupazione". L’ultimo affondo è per chi "pensa che turismo e industria non possano convivere e crescere insieme: si sbaglia".