CHIARA TENCA
Cronaca

Turisti da tutto il mondo: "Dall’Olanda con... l’asina"

Tanti aneddoti dai gestori dell’Ostello Tramonti realizzato nell’ex scuola "Dicono tutti che qui trovano la pace. Esplorano il paese e fanno tante foto".

Tanti aneddoti dai gestori dell’Ostello Tramonti realizzato nell’ex scuola "Dicono tutti che qui trovano la pace. Esplorano il paese e fanno tante foto".

Tanti aneddoti dai gestori dell’Ostello Tramonti realizzato nell’ex scuola "Dicono tutti che qui trovano la pace. Esplorano il paese e fanno tante foto".

Se tu non vai a raggiungere gli angoli del mondo, gli angoli del mondo arrivano da te. Potrebbe essere questo l’adagio giusto per parlare dell’ostello Tramonti, allestito nella ex scuola elementare di Biassa, nella parte alta del paese, dove ogni anno arrivano ospiti di ogni età da ogni parte del pianeta. "Le Cinque Terre attirano, certo, ma quando le persone ci raggiungono, noi gli raccontiamo del resto del territorio (sono tante le foto delle tante località dello Spezzino appese alle parenti, ndr) e in molti ci ascoltano. Capita, così, che spesso ci chiedano di fermarsi una notte in più per continuare con le loro escursioni in zona". A parlare è Micol Sallustro, che gestisce l’ostello, di proprietà comunale, insieme al marito Cristiano Andreoli, a Paolo Celaschi e con l’aiuto dello zio Ettore Bettocchi. Insieme si sono riuniti nella società cooperativa ’Sentiero dei poeti’, presieduta da Caterina Natale, e sono operativi nella struttura di via Filzi per il quarto anno. Da metà febbraio-primi di marzo si preparano ad accogliere i viaggiatori, che vengono sistemati in cameroni da quattro posti letto (due a castello), con bagni in comune, sala relax, sala ristorante – è possibile cenare qui, anche per chi arriva da fuori, con menù rigorosamente della zona – e un’ampia area all’aperto dotata di tavolini e tavolo da ping pong. "Nel week end sarà da noi una comitiva di 50 persone, che spesso arrivano in questo periodo dell’anno anche grazie al fatto di essere associati al Cai, per poi lasciare il posto agli individuali, prevalenti in estate". Cinquanta le camere, distribuite su due piani: chi entra ha tutte le dotazioni, si fa il letto e si prepara per scoprire la Liguria di Levante, ma prima di tutto il paese, anche utilizzando le e-bike a nolo. "Il borgo piace a tutti, comprano qui, lo esplorano e quando vedono le persone anziane, ci dicono che sono figure tipiche dell’Italia. Non perdono occasione per fotografarli. Ma il punto forte è che tutti ci dicono di aver trovato la pace qui". In una zona in cui, nonostante l’alta affluenza, gli ostelli non sono ancora abbastanza diffusi, quello di Biassa è un punto di riferimento per i viaggiatori.

"Arrivano tante persone da ogni Paese – spiega Cristiano– anche tante ragazze di 16-18 anni che viaggiano sole: Germania, Francia, Stati Uniti, Austria, Nuova Zelanda e tanti altri paesi ancora. Ci raggiungono perché spesso ci conoscono tramite il passaparola e c’è anche chi torna: sono stati almeno 20 in quattro anni". Non sono mancate le storie eclatanti. "A febbraio dello scorso anno – continua – ci ha chiesto una stanza per una settimana un uomo bellissimo, alto, con un cappello con un pennacchio. Quando ci siamo accordati, mi ha detto che con lui c’era un’asina: era un infermiere arrivato a piedi dall’Olanda con questa, che non cavalcava, ma semplicemente usava per portare i suoi effetti personali. Si era separato dalla moglie e desiderava imparare come rallentare nella vita e l’animale glielo avrebbe insegnato. Poi ci sono stati il sud coreano partito in bici, che aveva fatto tappa in Turchia, Grecia, Londra, Madrid e Biassa e un 90enne di Gorizia scappato da casa, che purtroppo ci ha dato qualche problema". Qui si vive come in una piccola comunità: si fa la raccolta differenziata, c’è il book sharing, si organizzano le serate a tema, con il karaoke e i boccali del Birrificio del Golfo. I turisti si alternano, ma i ritmi restano lenti e soprattutto non si ferma lo scambio. "La gente è tanta , ma ti lascia sempre qualcosa".

Chiara Tenca