Anna Pucci
Cronaca

Cinque Terre successo da... numero chuso

Anna Pucci

La Spezia, 17 ottobre 2015 - UN BRINDISI alle Cinque Terre per una vendemmia da record. E l’ennesima buona notizia per un territorio magico, definito dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità, che ha saputo rialzare la testa dopo la devastazione del 2011, quando l’alluvione uccise quattro persone lasciando ferite profonde anche sull’ambiente. Le bottiglie con l’etichetta Cinque Terre Doc saranno quest’anno 120 mila, con la “chicca” dello Sciacchetrà: i vigneti terrazzati hanno regalato cento quintali di uva selezionata per quasi 50 mila bottiglie da 0,375 litri che verranno messe in commercio tra il 2017 e il 2018 ad un prezzo che può raggiungere i cento euro ciascuna. Ben altri numeri, rispetto al recente passato: nel 2013 il raccolto per il celeberrimo passito si fermò a 10 quintali.

L’altra buona notizia è il successo straordinario e crescente, in termini di appeal turistico, di questo paesaggio a picco sul mare. Secondo i dati del Parco Nazionale delle Cinque Terre, in un anno si raggiungono e si superano i due milioni di visitatori. Moltissimi gli stranieri: il “marchio” Cinque Terre attira persone da tutti il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone. E il potenziamento del traffico crocieristico sul porto spezzino ha agevolato questo trend.

Una cifra enorme, soprattutto se si considera che i residenti sono circa 4mila, e con ricadute positive verso i territori vicini, visto che alle Cinque Terre le strutture ricettive sono “solo” 446 e i posti letto 3.157. Il tutto ha però una conseguenza: il sovraffollamento turistico sta creando enormi problemi di sostenibilità, tant’è che si è fatto attuale e stringente il dibattito sul “numero chiuso”.

Serve una misura di contenimento per regolamentare l’accesso in questo paradiso, se lo si vuole mantenere tale