MASSIMO BENEDETTI
Cronaca

Uccide la moglie, poi si toglie la vita. Dalle liti ai maltrattamenti: l’uomo aveva picchiato anche la figlia

Gli episodi di violenza contestati a Fattoum legati all’educazione in casa. Non voleva che la ragazzina frequentasse amici maschi dopo la scuola. In paese scatta la solidarietà per i due ragazzini rimasti orfani

Riccò del Golfo (La Spezia), 21 maggio 2024 – Gli episodi di maltrattamenti contestati a Hichem Ben Fattoum sarebbero stati in gran parte riconducibili a screzi con la moglie sull’educazione e sullo stile di vita della figlia, considerati troppo “occidentali”.

La coppia aveva avuto sovente delle discussioni per l’educazione dei figli. il padre non voleva che la ragazzina di 12 anni, studentessa delle scuole medie a Riccò del Golfo con buon profitto, frequentasse gli amici maschi. Anche se insieme alle altre amiche. E una volta l’uomo aveva esagerato, picchiando sia la moglie che la figlia. Questo perché lei si era opposta al divieto impostole dal padre di uscire con gli amici. Era stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: lo stesso figlio sedicenne aveva convinto la madre a denunciare il padre, perché non sopportava più le sue violenze e i soprusi.

Così la donna aveva rotto gli indugi il 4 aprile scorso formalizzando la denuncia e la procura aveva chiesto e ottenuto dal gip il divieto di avvicinamento dell’uomo sia ai familiari che alla casa di Riccò. Hichem Ben Fattoum, quindi, era andato ad abitare alla Spezia da un mese e mezzo. Ma a quanto si apprende, non avrebbe mai rinunciato a far valere le proprie volontà. Non è chiaro se anche in passato si fosse recato a casa della moglie, i vicini dicono che non lo avevano più visto da tempo.

Nella tarda mattinata di ieri, però, qualcosa è scattato nell’uomo e si è presentato in casa a Riccò. Sarebbe stata la stessa moglie ad aprirgli, ignara di quanto stava per accadere. Forse l’uomo ha usato come scusa un chiarimento con lei, magari la discussione c’è stata davvero e non si è trattato di un delitto premeditato. Difficile anche per i carabinieri che indagano, ricostruirlo con esattezza. L’appartamento non era a soqquadro, ma c’era un lago di sangue in salotto. Quindi l’ipotesi di una discussione poi degenerata è plausibile. E visto che l’uomo conosceva bene la casa, può essere che il coltello con cui ha ucciso la moglie e si è poi tolto la vita, l’abbia preso in cucina.

I due figli, il maschio di 16 anni e la femmina di 12, in quel momento non c’erano. La ragazzina ha saputo la drammatica notizia a scuola, dai carabinieri. Aspettava invano che la madre l’andasse a prendere.

Effettuati i rilievi, anche se non ci sono dubbi sulla dinamica e sotto il profilo giudiziario il caso è già chiuso, il magistrato ha dato ai carabinieri il nulla osta per la rimozione dei corpi, effettuata a metà pomeriggio dalle onoranze funebri Ferrari di Riccò. Sono a disposizione del pubblico ministero Maria Pia Simonetti che oggi disporrà l’autopsia.

Intanto in paese è iniziata la corsa di solidarietà per aiutare i due ragazzi rimasti orfani: "In tanti mi hanno già chiamato e si sono resi disponibili", ha detto il sindaco Loris Figoli.