
Umbertino, un coprifuoco obbligato. I residenti tra spaccio e degrado : "Dopo le 17 piazze e strade invivibili"
L’insieme di colori diversi dà nuova vita e vivacità a ogni cosa. E’ così per piazza Brin, cuore pulsante dello storico quartiere umbertino che, animata dai mille colori di culture diverse è sfavillante di vita. Posta nella zona alta della città e vicina alla stazione ferroviaria è il primo biglietto da visita per le migliaia di turisti che arrivano ogni anno e, scendendo da via Fiume, l’ attraversano. E poi ci sono cose che sono buone o cattive pratiche, fenomeni umani. Come il rispetto, il senso civico. O, purtroppo, la criminalità. Si, perché è proprio di criminalità senza mezzi termini che alcuni residenti dell’antico quartiere parlano. Una situazione che a detta degli abitanti è diventata emergenziale negli ultimi mesi e che - a loro dire - oggi è lasciata in pericolosa caduta libera: "Non solo è diventato difficile vivere ma non riusciamo più neppure a lavorare in tranquillità e sicurezza – si lamenta il titolare di un esercizio commerciale – faccio fatica perché spesso gruppi di ragazzi innescano furiose risse in cui compaiono bastoni e cocci di bottiglia. Sono situazioni pericolose e fuori controllo. Non più tardi di due sere fa – prosegue – ho dovuto far intervenire la polizia per dirimere una lite scoppiata davanti al mio negozio".
Le 17 sembrano essere l’ora fatidica: "Dalle cinque del pomeriggio – dichiara un’anziana inquilina di un palazzo adiacente la piazza – fino alle 23 inoltrate di ogni giorno, questo luogo diventa una zona invivibile, anche solo per passeggiare. Il punto è che non ci sentiamo più al sicuro tra liti, spaccio e provocazioni". E a proposito di sicurezza le fa eco una condomina di un palazzo di via Milano: "A volte – spiega – le forze dell’ordine chiamate impiegano un po’ ad arrivare". Un’altra signora più giovane interviene: "Le auto delle forze dell’ordine a volte passano ma magari senza fermarsi e questo non serve a nulla. Non si può stare a guardare, ma occorre intervenire. Dalle nostre finestre assistiamo a spettacoli di degrado, illegalità e violenza". Sono tanti, arrabbiati ma con idee precise: "Il problema vero – dice una condomina di un palazzo che affaccia sulla piazza – è la mancanza di investimento forte da parte dell’amministrazione in questo quartiere che potrebbe, se valorizzato, diventare un point per il turismo; e noi di conseguenza torneremmo finalmente a viverlo"."Occorre – propone un suo condomino - risanare questo posto sia a livello di decoro urbano sia di pulizia di strade e portici, perché il degrado passa anche dalla sporcizia dovuta a guano di piccioni ormai stratificato, deiezioni e rifiuti di ogni genere abbandonati sotto tutti i porticati". E se non bastasse, a questo disagio si aggiungono le molte attività che, per questo, hanno dovuto chiudere, la gelateria o gli storici Gerali e Lettieri.
Alma Martina Poggi