Un accordo nel caos. Patto sulle assunzioni . Nessuna intesa sui mezzi

Anche per oggi non mancano le incognite sullo svolgimento del servizio. La Cgil: "Ora proprietà e Trotta-Riccitelli si assumano le loro responsabilità".

Un accordo nel caos. Patto sulle assunzioni . Nessuna intesa sui mezzi

Un autobus di Atc impegnato in una corsa della linea urbana che unisce il centro con il levante cittadino (. foto d’archivio

Un accordo tra Atc, sindacati e l’ati Trotta-Riccitelli per facilitare il passaggio degli autisti da Seal alle aziende che si sono aggiudicate il bando del subappalto, con Seal che, dopo i disagi di ieri, da oggi dovrebbe riprendere i servizi del 30% del tpl in proroga fino a metà mese. Per capire se dal caos di voci e riunioni che hanno caratterizzato la giornata di ieri, sia filtrata una schiarita, non bisognerà aspettare molto: il 15 novembre, data in cui dovrebbe – il condizionale è d’obbligo, visti i precedenti – esserci l’avvicendamento definitivo tra Seal e Trotta-Riccitelli. Una giornata difficile, quella di ieri, che non risolve comunque appieno la situazione. Se è vero che la giornata da tregenda è stata causata dalla mancanza di alcune firme di Atc al verbale del 1° novembre redatto in Prefettura, ieri la società del gruppo Saca ha rinnovato le assicurazioni dei propri mezzi e oggi dovrebbe essere nuovamente operativa, al netto di colpi di scena dell’ultima ora che potrebbero portare a situazioni non dissimili da quelle di ieri. Di certo, la situazione è tesa: lo dimostra la riunione protrattasi fino a tardi a Palazzo civico, con i vertici di Atc. I nodi da risolvere restano sempre gli stessi, ovvero il passaggio di mezzi e uomini da Seal all’Ati Trotta-Riccitelli. Passi in avanti sul nodo del personale – una cinquantina di autisti – ieri pomeriggio al termine di una riunione fiume è stato siglato un accordo tra Atc, Trotta-Riccitelli e i sindacati Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl (assente invece la Cisl). L’intesa, recependo il precedente accordo stipulato il 1° ottobre scorso, perfeziona il passaggio dei lavoratori, tramite l’applicazione della clausola sociale, al nuovo affidatario del servizio tpl. I lavoratori hanno tempo sino a venerdì 8 novembre per scegliere di passare a Trotta-Riccitelli – avendo garantite le posizioni maturate dal punto di vista normativo e salariale – oppure rimanere in Seal. Trotta-Riccitelli, per superare lo scoglio del mancato preavviso di licenziamento da parte degli autisti di Seal, riconoscerà a tutto il personale che passerà all’ati un’indennità di pari importo in caso di effettiva trattenuta da parte di Seal. Tuttavia, solo i lavoratori che passeranno all’ati entro l’8 novembre potranno beneficiare delle garanzie offerte dall’accordo sindacale del 1° ottobre, mentre per le assunzioni successive le aziende aggiudicatarie si riserveranno di valutare eventuali modalità di assunzione.

Resta soprattutto il nodo dell’acquisto dei mezzi. L’ati, nell’attesa di acquisire i mezzi necessari al servizio da Seal come previsto dal bando di gara ha nel frattempo provveduto a trasferire nello spezzino 48 mezzi di sua proprietà. Nell’accordo si legge come l’Ati, nell’"impossibilità di acquisire le vetture, ha chiesto e ottenuto dalla Provincia l’autorizzazione all’immissione di proprie vetture per il servizio tpl". Da parte di Trotta e Riccitelli anche la volontà di assumere anche il personale di Seal assunto successivamente al bando di gara.

"La Cgil ha sempre sostenuto l’inadeguatezza del bando di gara, e i problemi e le difficoltà di questi giorni ne sono la dimostrazione – dicono Luca Comiti, Segretario della Cgil e Stefano Bettalli, segretario della Filt Cgil della Spezia –. E non escludiamo che la vicenda possa avere eventuali strascichi di carattere legale tra i due contendenti. Resta il fatto che come sindacato abbiamo il dovere di tutelare i posti di lavoro ed il servizio di trasporto pubblico locale. Dobbiamo rimarcare che un servizio pubblico essenziale come il trasporto pubblico in questi giorni è venuto clamorosamente meno in molte parti del territorio e specialmente nelle aree interne. Un disservizio pagato pesantemente da cittadini, lavoratori, pensionati e studenti. Questo anche perché proprietà e dirigenza dell’azienda hanno gestito male questa fase di transizione. Richiamiamo quindi il sindaco e presidente della Provincia, Atc e le aziende vincitrici: tutti gli attori in campo devono assumersi le loro responsabilità".

Matteo Marcello