Per capire la scala di valori è sufficiente dare un’occhiata ai roboanti numeri di Tanger Med, che, a due passi dalle colonne d’Ercole, si avvia a diventare il primo porto del Mediterraneo e uno dei primi 20 del mondo. Quasi tre chilometri di moli per una profondità di 18 metri e cinque banchine. Operatori del calibro di Alfagomma, Steenfild e Sigit per il comparto automobilistico, Contship per i container, Grimaldi, Msc Crociere e Grandi Navi Veloci per il trasporto passeggeri. Un business stratosferico, insomma. Ma Tanger Med non è un caso isolato. Tutta l’Africa che si affaccia sul Mediterraneo, soprattutto in considerazione della pesante crisi geopolitica che attanaglia il Medioriente, si candida a diventare nei prossimi anni sempre più strategica a livello logistico per gli scambi con l’Europa e l’Occidente tutto.
Non è un caso quindi che anche Spezia punti i riflettori in direzione sud. Ne è prova l’organizzazione della prima edizione di ’A bridge tu Africa’, evento in programma il 14 e 15 novembre nell’auditorium dell’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale. Un convegno di ampio respiro dedicato alla cooperazione economica tra Italia e paesi nordafricani, con approfondimenti su industrializzazione, infrastrutture e logistica, ma anche transizione energetica e digitale. L’iniziativa si inserisce nel contesto del Piano Mattei, un documento strategico di oltre cento pagine lanciato a inizio anno dal governo Meloni e sulle cui basi Roma vorrebbe rilanciare il dialogo il continente seguendo un modello non “predatorio” bensì “da pari a pari”. Nel corso delle due giornate, si alterneranno figure istituzionali di alto profilo, esperti internazionali e rappresentanti del mondo imprenditoriale.
Durante la sessione di apertura, un panel di esperti composto da ricercatori, analisti e imprenditori analizzerà il quadro geopolitico e le relazioni economiche tra Italia e Africa, concludendo con un approfondimento sul Piano Mattei e le sue implicazioni per la cooperazione internazionale. La giornata di giovedì 14 novembre proseguirà con una sessione intitolata ’La rivoluzione economica africana e le sue opportunità viste dai protagonisti’, in cui le delegazioni provenienti da Algeria, Egitto, Marocco e Tunisia si avvicenderanno per raccontare lo scenario economico dei singoli Paesi. Nel pomeriggio si proseguirà con due sessioni dedicate alle aziende italiane che operano nel Nord Africa. La giornata del 15 partirà con i saluti istituzionali di Edoardo Rixi, viceministro del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per proseguire con un’agenda di lavori suddivisa in tre momenti: Focus sul fattore energetico-chimico e l’emergente trasporto dei dati e due tavole rotonde: la prima dal titolo ’Il cluster marittimo della Spezia proteso verso l’Africa’; la seconda con operatori logistici e grandi protagonisti dell’import-export Italia-Nordafrica.
A Bridge To Africa diventerà un appuntamento annuale ed è promosso da Comune della Spezia; Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale; Contship Italia; Dario Perioli Group; Laghezza Spa; Scafi Società di Navigazione Spa; Tarros Spa. L’evento è organizzato da The International Propeller Club Ports of La Spezia e Marina di Carrara e da Clickutility Team.