
Silvia Cardelli, titolare dell'Osteria della Corte
La Spezia, 27 aprile 2020 – La voglia di ripartire è forte. Così come il desiderio di dimenticarsi del virus almeno per un po', assaporando attimi di serenità. Partendo da questi desideri, i ristoratori del territorio hanno iniziato a riflettere su come potrebbero riaccogliere i loro clienti alla fine del lockdown. A regalare un'alternativa agli spezzini, proponendo un format originale per la nostra città, è Silvia Cardelli, titolare dell'Osteria della Corte. È la stessa professionista a comunicare, attraverso la pagina Facebook della sua azienda, l'intenzione di avviare – non appena sarà possibile – un'esperienza diversa. In cosa consiste? Nel dedicare l'intera sala del suo locale e lo staff, al completo, a un solo tavolo da due persone (al massimo) per turno. Nonostante la possibilità di realizzare il progetto sia ancora remota, Cardelli ha anche già ipotizzato tre possibili aperture: a pranzo, alle 19.30 e alle 21.30.
«Speriamo di farvi stare così bene – dice Silvia – da dimenticare per un paio d'ore lo stress e le frustrazioni di questi ultimi mesi». Ora, l'Osteria della Corte, resta in attesa dalle indicazioni del Governo. «Il locale sarà sanificato perfettamente, così come lo era già anche prima. Vi offriremo un'esperienza globale, accoglienza, menu degustazione e vino in abbinamento – dice rivolgendosi direttamente ai clienti –: vogliamo farvi uscire felici e con la voglia di ritornare. Ci siete mancati tantissimo». Al momento il ristorante continua a tenere le luci accese, garantendo il servizio di consegne a domicilio con grandi sacrifici. «Sicuramente continueremo così per molto tempo – prosegue –, venendo incontro a chi continuerà ad avere paura anche dopo il lockdown. In primis, gli anziani. E partiremo anche con il take away». Una modalità che, la Regione Liguria, ha regolarizzato a partire da oggi, lunedì 27 aprile.
«Di certo – va avanti – non adotteremo soluzioni asettiche che non ci rappresentano». Niente plexiglass al tavolo, per intendersi. «Non siamo una mensa, ma un ristorante piccolo di una piccola città». Nonostante lavorare con soli tre tavoli al giorno sarà difficile, rimarranno invariati i prezzi nel menu degustazione – comprensivo di piatti stagionali che più rappresentano Cardelli – spiegato dal cameriere di sala ed elaborato dallo staff di cucina. «Al momento – conclude – siamo solo io, mio marito e mio figlio, ma una volta stabilita la data definitiva per la ripartenza torneranno anche tutti i dipendenti. Sono entusiasti».
Giulia Tonelli