Un ritocco a Palazzo Amati. Nel nome della sicurezza stanziati altri 90mila euro

Il progetto iniziale è stato corretto in corso d’opera aggiungendo nuovi costi. L’obiettivo del Comune di Castelnuovo Magra è la riapertura a fine estate.

Un ritocco a Palazzo Amati. Nel nome della sicurezza stanziati altri 90mila euro

Un ritocco a Palazzo Amati. Nel nome della sicurezza stanziati altri 90mila euro

Un ultimo ritocco prima della nuova vita del palazzo. La variante da 90 mila euro al progetto iniziale proposta dal direttore dei lavori consentirà di rafforzare ulteriomente il progetto di recupero e miglioramento statico e sismico della dimora Amati Cornelio nel borgo collinare di Castelnuovo Magra. I lavori sono in fase conclusiva ma proprio per completare nei minimi dettagli l’opera più importante degli ultimi anni firmata dall’amministrazione comunale del sindaco Daniele Montebello è stata predisposta una nuova aggiunta al progetto per il quale sono stati stanziati oltre 900 mila euro ed è realizzato dall’impresa Buono di Isernia . Il traguardo della conclusione dell’imponente opera di riqualificazione resta comunque fissato alla fine dell’estate. Il palazzo ha vissuto diverse vite: nato come residenza privata è diventato poi sede del municipio dagli anni ’80 che fino a quel momento era aperto in piazza Querciola attualmente sede di Arci e Pro Loco. La funzione amministrativa, di sportello per il pubblico, sede di matrimoni e a piano terra dell’Enoteca Pubblica della Liguria si è interrotta nel 2013 quando il terremoto si fece sentire sulle vecchie mura.

I finananziamenti sono arrivati proprio alla fine di dicembre del 2018 da parte del consiglio dei ministri (700 mila euro) ai quali il Comune di Castelnuovo Magra ha aggiunti altri 230 mila. L’intervento di messa in sicurezza sismica dei tre piani ha puntato nell’installazione di catene di rinforzo e la chiusura di tanti punti di sfogo, finestre, cavedi e "vuoti" che rischiano di rendere debole la struttura. Ultimo tratto in salita dunque prima di dare inizio alla nuova versione di Palazzo Cornelio Amati che sarà "studiata" dalla nuova giunta comunale. La sindaca Katia Cecchinelli nel ruolo precedente di assessore alla cultura ha seguito con attenzione le fasi della richiesta dei contributi e dello studio di una veste differente dell’edificio. Non avrà più funzioni legate alla macchina comunale se non qualche ufficio aperto su appuntamento ma di certo sarà un luogo dedicato alla cultura e alla storia del territorio.Potrebbe diventare la valida alternativa alla Torre dei Vescovi di Luni nell’allestimento delle mostre fotografiche. La torre di piazza Querc iola, seppur suggestiva e originale, fissa però dei paletti insormontabili e impedisce l’accesso sia ai portatori di handicap che alle persone con problemi di deambulazione che non possono davvero avventurarsi nelle ripide scale che portato ai diversi piani della struttura.

Massimo Merluzzi