Cento anni fa, a soli 39 anni, si spegneva Franz Kafka, lo scrittore che non avrebbe mai voluto essere ricordato e avrebbe bruciato tutta la sua opera. Dopo la sua morte Max Brod, suo amico ed esecutore testamentario, tradendolo, pubblicò gran parte dei suoi testi e contribuì a creare un mito postumo.
La Compagnia Ragazzi Fabrizio De André, nell’ambito della stagione del Teatro Ragazzi del Civico presenta, oggi alle 16.30 e domani (per le scuole) alle 10, con ingresso a 5 euro, ‘Risvegli’, basato sul racconto ‘La Metamorfosi’ di Kafka, con la regia di Simone Ricciardi, con Gloria Clemente a pianoforte, tastiere ed effetti, e con Andrea Cozzani a basso elettrico, loop ed effetti.
"Lavorare oggi sul capolavoro di Franz Kafka con una Compagnia di ragazzi che va dai 15 ai 19 anni – spiega Clemente, autrice del testo – vuol dire porsi le solite domande che hanno ispirato il racconto e calarle nella contemporaneità, attraverso le voci e i corpi di questi trenta ragazzi: fino a che punto l’incapacità di comunicazione, lo stress sul futuro e la sensazione costante di non essere compresi possono diventare vera alienazione? Fino a che punto la disattenzione, l’inadeguatezza del mondo adulto è responsabile di tutti i mutamenti non convenzionali, e in ogni caso non compresi? Nella nostra rilettura la metamorfosi non è più solo l’allegoria dell’impossibile conciliazione tra le aspirazioni individuali e le costrizioni della vita borghese, ma diventa quasi un rifiuto, una silenziosa rivoluzione. Perché l’adolescente, oggi più che mai, è davvero un piccolo bruco, che non sa che deve diventare farfalla, o non ci crede, o non gli interessa".
Nella trama Gregor Sansa è un liceale qualunque, con molti amici, dalla sessualità felicemente fluida, uno sport in cui eccelle, così come nelle materie scolastiche, i compagni della radio, una famiglia borghese che ha su di lui molte aspettative, una sorella che brilla negli studi musicali; oppresso dal tipico stress adolescenziale, qualche insicurezza, mal di testa e molta stanchezza. Tutto regolare insomma. Ma un giorno comincia a fare strani sogni, talmente inquietanti da non riuscire a farne parola con nessuno, né con le numerose fidanzate, né con la psicologa che monitora la situazione attraverso lo sportello scolastico. I giorni e le notti si rincorrono con la consueta meccanicità, fino al compimento della metamorfosi, alla quale ognuno reagirà secondo quella è che la propria ‘resilienza’ emotiva, fino alla sorpresa finale.
"Crediamo che Kafka sia per i ragazzi una lettura fondamentale – conclude Clemente – , offre anche la simbologia necessaria per combatterle e trovare una nuova consapevolezza". Info a [email protected].
Marco Magi