Un territorio ancora diviso in due. Calice, Comune contro la Provincia: "Ai cittadini servono certezze"

L’ente di via Veneto fa il punto sui lavori per la messa in sicurezza della maxi frana che tiene chiusa la sp8. L’amministrazione comunale punta il dito. "Venga a parlare agli abitanti, hanno il diritto di sapere".

Un territorio ancora diviso in due. Calice, Comune contro la Provincia: "Ai cittadini servono certezze"

I lavori per la messa in sicurezza della frana che minaccia la sp8 a Calice al Cornoviglio. La strada è chiusa dallo scorso 2 maggio, con il territorio tagliato in due

Un territorio diviso in due da maggio, 350 cittadini costretti a fare il ’giro del mondo’ per poter raggiungere i servizi primari. È lo scenario con cui deve fare i conti il comune di Calice a seguito della frana sulla provinciale 8 avvenuta lo scorso 2 maggio. Una situazione delicata di cui si parlerà lunedì in un vertice chiesto e ottenuto dal Comune per avere chiarimenti e tempi certi sui lavori, al quale sarà presente anche Asl5: a Santa Maria è presente infatti la Rems. Ieri la Provincia ha fatto il punto sui lavori, un intervento da 171mila euro "complesso, che richiede necessariamente una tempistica non rapida: sulla strada grava ancora il pericolo di smottamenti e di caduta di massi, fino a quando le opere di cantiere non garantiranno la sicurezza, la strada dovrà necessariamente rimanere chiusa. Resta la possibilità, nel caso lo sviluppo del cantiere lo consentisse, di aprire il transito a fasce orarie limitate" fa sapere l’ente di via Veneto, che spiega come oggi sia in corso la realizzazione del le tre infrastrutture di contenimento. "I lavori sono iniziati a fine luglio e sono proseguiti in modo costante – spiega il presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini – la durata da progetto prevede un’ottantina di giorni, il progetto relativo al secondo stralcio dei lavori è già in fase di affidamento. Non abbiamo perso tempo. Purtroppo si tratta di una situazione molto grave, con una frana di dimensioni eccezionali".

Non è tardata ad arrivare la replica del sindaco di Calice al Cornoviglio, Federica Pecunia. "L’incontro di lunedì è stato richiesto dal Comune il 22 ottobre, dopo che la Provincia non aveva ritenuto di dover presenziare alla riunione già convocata per quella stessa data. Ringraziamo la Prefettura – dice Pecunia – per aver accolto il nostro appello. Oggi con stupore apprendiamo che Peracchini, che per altro a Calice non abbiamo mai visto, detta delle tempistiche di cui fino ad ora siamo stati tenuti totalmente all’oscuro. Confido che lunedì ci venga comunicata la data nella quale la Provincia, come si è impegnata a fare, sia disponibile a venire a Calice a illustrare la situazione agli abitanti. Asl5 partecipa alla riunione e lo riteniamo fondamentale, vista la presenza della Rems. Lunedì confidiamo in notizie dettagliate e date certe, perché i cittadini non solo hanno diritto dopo mesi di sapere ma hanno il diritto di organizzare al meglio la propria vita".