MATTEO MARCELLO
Cronaca

Una comunità solidale. Quando fare rete è vitale

Nel paese opera da decenni una moltitudine di associazioni e cooperative "Grazie alle tante iniziative questo territorio non è diventato un dormitorio" .

Nel paese opera da decenni una moltitudine di associazioni e cooperative "Grazie alle tante iniziative questo territorio non è diventato un dormitorio" .

Nel paese opera da decenni una moltitudine di associazioni e cooperative "Grazie alle tante iniziative questo territorio non è diventato un dormitorio" .

Un gruppo di bambini si rincorre in piazza degli orti, lanciandosi coriandoli, mentre un gruppo di volontarie si dà da fare per regalare ai piccoli un bel pomeriggio di festa, Pitelli è anche questo: una forte identità solidale e comunitaria che si è tramandata negli anni, figlia di un associazionismo effervescente che ha visto la formazione di una pluralità di associazioni capaci di dare risposte ai bisogni della comunità locale. La cooperativa ’La Pitellese’, la società di mutuo soccorso ’San Bartolomeo’, la pubblica assistenza nata nel lontano 1870, insignita con un encomio per essere stata tra le prime associazioni a intervenire dopo il terribile terremoto del dicembre 1906 a Messina, e ancora oggi operante sul territorio. E poi Arci, la parrocchia, la Pro loco, la Confraternita di Pitelli (tra le prime in Liguria ad ammettere anche le donne), l’associazione culturale teatrale ’Il sipario’, persino il Gruppo di riciclo creativo, che oggi prende il nome di Gambaran, omaggio ad Ezechiele Bernardini, pitellese pioniere dell’economia circolare e del riciclo creativo.

Un tesoro che fa sì che oggi il borgo non sia un dormitorio, ma che si distingua per la pluralità di iniziative – come Pitei in cantina, Hippitelli, e appunto il Carnevale – capaci non solo di far vivere il paese ma di richiamare visitatori. "Pitelli ha avuto da sempre una forte rete solidale – spiega Mara Biso –. Con l’espansione demografica, nel paese sono sorte le prime associazioni di mutuo soccorso, capaci di dare risposte agli operai che venivano ad abitare nel borgo. Qui si è poi sviluppato un forte senso di appartenenza e di solidarietà, che fa sì che nessuno resti da solo".

"La realtà associazionistica a Pitelli è un elemento storico – rilancia Linda Secoli – che è rimasto dall’ottocento in poi in modo molto netto". In prima linea c’è anche la Pro loco di Pitelli, ieri protagonista del Carnevale che ha portato in piazza degli orti molti bimbi. "Facciamo tanti eventi per il paese, la pro loco è nata per animare e cercare di tenere vivo il paese, come la marcia dei colli pitellesi, Pitei noir (rassegna di libri; ndr), Pitei in cantina, Hippitelli. Tutto quello che noi incassiamo negli eventi lo reinvestiamo nella manutenzione del paese dei sentieri, e per gli eventi che facciamo durante l’anno" spiega la segretaria dell’associazione, Antonina Di Pasquale. Una comunità che si rimbocca le maniche: e non è facile, per un borgo che qualche anno fa ha perso la scuola primaria per carenza di iscrizioni. Una storia, quello dell’edificio scolastico, molto particolare: fu costruito con gli unici soldi arrivati per riparare ai danni dello scoppiò di Falconara, e per decenni ha accolto generazioni di studenti, prima della chiusura: un edificio che oggi i pitellesi sperano di poter vedere nuovamente in funzione in ambito scolastico.

Matteo Marcello