"Una prima pietra ormai infinita". Felettino, il cantiere non parte

Interrogazione del consigliere Centi. La risposta della Regione: "Tempi rispettati, tutto pronto nel 2028" .

"Una prima pietra ormai infinita". Felettino, il cantiere non parte

"Una prima pietra ormai infinita". Felettino, il cantiere non parte

Dalla virtuale prima pietra di tempo ne è passato anche se il cronoprogramma suell’apertura del cantiere per la realizzazione del nuovo Felettino sembrava ben organizzato. Ma la data indicata non da ultimo 3 mesi fa da Regione Liguria, nel 28 giugno, di un anno fa, non ha trovato la concreta risposta. Sul nuovo ritardo ha dunque richiesto spiegazioni alla giunta ligure il consigliere di opposizione Roberto Centi della Lista Sansa presentando l’interrogazione e ricevendo le rassicurazioni dell’assessore alla sanità Angelo Gratarola che ha confermato l’iter già annunciato. "Confermare la procedura non basta - spiega Roberto Centi - perchè il cantiere non è ancora partito". Inevitabile dunque sollevare dubbi sulla conclusione dei lavori fissata a fine 2026. "Siamo a un anno di ritardo - continua Centi - e non è iniziato ancora nulla eppure la Regione continua a confermare il cronoprogramma che prevede il termine dei lavori entro la fine del 2026 per poi rendere l’ospedale fruibile e in piena operatività entro il 2028. Non occorre essere dei fini matematici per capire che se i lavori non partono diventa impossibile rispettare queste scadenze annunciate". La zona è deserta e, come confermato dall’assessore, Rina Check sta svolgendo ulteriori verifiche al progetto. "Delle quali però - prosegue Centi - non ci è dato sapere il contenuto. Se si partisse oggi con i lavori, e non è così, i tempi sarebbero già strettissimi per rispettare il termine di fine 2026 visto che sono previsti 850 giorni di lavorazioni.

Basterebbero anche piccoli intoppi legati alle condizioni meteo per causare ritardi e il mancato rispetto del cronoprogramma. Non vorremmo mai che si ripetesse la storia che abbiamo già visto per il Felettino con la ditta Pessina, fatta di accelerazioni e blocchi, che poi sappiamo benissimo a che risultati hanno portato. Visto però che su tutto il progetto pende anche la spada di Damocle della sostenibilità economica del partenerariato pubblico privato scelto dalla Regione, continueremo a monitorare la situazione per avere risposte puntuali sull’evoluzione del cantiere". Cronoprogramma rispettato secondo l’assessore Angelo Gratarola, che sui sui ritardi aggiunge. "Il progetto esecutivo – dice Gratarola – si trova, attualmente, nella fase di verifica da parte del Rina Check per conto della stazione appaltante: dopo l’approvazione, la Guerrato Spa procederà con l’avvio dei lavori. Rispetto ad alcune soluzioni esecutive proposte dal concessionario è stata richiesta una fase istruttoria che non pregiudica i tempi inizialmente stimati con il completamento dell’opera entro il 2026: la durata contrattualmente prevista per l’esecuzione dei lavori è infatti di 850 giorni".

UIltimazione dei lavori che non significa ovviamente apertura ai servizi. "Successivamente all’ultimazione dei lavori - chiarisce l’assessore - dovranno essere completate le fasi di collaudo e le operazioni di installazione delle attrezzature, delle apparecchiature elettromedicali, degli arredi e dei sistemi tecnologici, a seguito delle quali potrà essere avviata la fase di trasferimento dei pazienti e di avvio dell’operatività del nuovo ospedale prevista entro il 2028. Ire - non si è avvalsa di Cassa Depositi e Prestiti perché il protocollo di intesa con Cassa Depositi e Prestiti riguardava la sola fase di costruzione finanziaria dell’operazione di partenariato pubblico-privato, fino all’emanazione della procedura di gara".

Massimo Merluzzi