Una rete da rattoppare. Promossi gli interventi proposti dall’Ato in tutta la provincia

Il finanziamento del Pnrr coprirà diversi comuni dello Spezzino. Previste non soltanto manutenzioni ma anche opere di sviluppo. Complessivamente saranno ben 44 le situazioni da riqualificare.

Una rete da rattoppare. Promossi gli interventi  proposti dall’Ato in tutta la provincia

Una rete da rattoppare. Promossi gli interventi proposti dall’Ato in tutta la provincia

Il quadro degli interventi per contrastare la dispersione idrica è a largo raggio e riguarderà diversi Comuni spezzini. Si tratta infatti di operazioni che riguardano sia le reti locali che necessitano di opere di manutenzione straordinaria che interventi che riguardano opere, tubazioni che servono in contemporanea più aree e più territori. In totale saranno ben 44 i cantieri, ritenuti prioritari, che si apriranno in Provincia attraverso l’opera del proprio Ato Idrico per un totale di 15 milioni di euro. Una soluzione necessaria per risolvere la situazione della dispersione idrica nella struttura dell’acquedotto spezzino. Il programma di riqualificazione e di razionalizzazione della rete idrica spezzina diretto dall’Ato idrico est della Provincia della Spezia negli scorsi giorni ha chiuso il procedimento per accedere a un finanziamento nell’ambito del Pnrr, prevede l’innovazione della rete attraverso un intervento tecnicamente definito di "distrettualizzazione" del settore idrico. La Provincia ha partecipato al bando Pnrr emesso dal Mit presentando un progetto, che prevedeva un investimento complessivo programmato di 15 milioni e 782 mila euro. I Comuni interessati al programma di lavori eseguiti da Acam sono: Bolano, Portovenere, Vezzano Ligure, Arcola, Castelnuovo Magra, Follo, La Spezia, Lerici, Sarzana, Ameglia, Luni, Santo Stefano Magra, Riomaggiore.

"Abbiamo trovato una situazione disastrosa – ha spiegato Pierluigi Peracchini presidente dell’ente provinciale – con decenni di abbandono che si sono accumulati su una rete idrica che aveva bisogno di interventi strutturali di sviluppo, non solo manutentivi. Oggi abbiamo trovato le risorse, ottenuto il massimo dal finanziamento erogabile dai fondi Pnrr e stiamo dando il via ad un piano di opere che garantirà un recupero considerevole della dispersione idrica storica, attualmente solo stimata". Il percorso di riqualificazione prevede l’innovazione del sistema della distrettualizzazione attraverso il quale si potrà limitare ulteriormente le perdite ma anche per avere un controllo puntuale di tutta la rete e della distribuzione.

La progettazione presentata, e approvata, andrà a coprire oltre l’85% del costo del programma calcolato allo stato attuale, ovvero con i costi aumentati per il caro dei prezzi delle materie prime. Si prevede, oltre alla realizzazione del sistema della distrettualizzazione, anche la sostituzione di oltre 31 mila metri di condotte, oltre al rinnovamento di gran parte delle tratte collegate. Il presidente Peracchini non risparma anche qualche frecciata polemica. "Si sente parlare – cnclude Peracchini – di aumenti in bolletta, sparare cifre a caso, creare allarmismi ai cittadini a fronte di un programma di interventi risolutivo e che non graverà sulle tasche degli utenti è un atteggiamento grave. Forse chi oggi fa polemica strumentale si è dimenticato dei 550 milioni di euro di debito che hanno creato in Acam. Forse un po’ di umiltà e chiedere scusa ai cittadini per aver dilapidato il patrimonio storico di Acam sarebbe un primo

passo utile".