Una senatrice in campo. Lega, Pucciarelli non ha dubbi: "Evitiamo un salto nel passato"

La segretaria provinciale traccia gli obiettivi: "Sanità da potenziare, servono investimenti". Lancia Viviani al Parco e dà una stoccata al campo largo: "Coalizione di sinistra fragile e litigiosa".

Una senatrice in campo. Lega, Pucciarelli non ha dubbi: "Evitiamo un salto nel passato"

La segretaria provinciale traccia gli obiettivi: "Sanità da potenziare, servono investimenti". Lancia Viviani al Parco e dà una stoccata al campo largo: "Coalizione di sinistra fragile e litigiosa".

Ha scelto di metterci la faccia per permettere alla Lega di confermare il boom di voti ottenuto quattro anni fa, in un momento storico in cui fa ancora rumore il ’divorzio’ tra il partito e Gianmarco Medusei. Stefania Pucciarelli è a capo della lista spezzina della Lega alle regionali.

Come mai ha scelto di candidarsi nonostante la sua possibile elezione risulti incompatibile col ruolo parlamentare?

"Ho deciso di supportare Marco Bucci perché ho molta fiducia in lui, lo conosco come un uomo del fare, e in un momento come quello attuale ho ritenuto di metterci la faccia per contribuire alla sua vittoria. Sull’incompatibilità con il ruolo di parlamentare, il fatto di mettere la mia faccia è una promessa verso gli elettori, la promessa di continuare a essere un punto di riferimento. Un modo per rinnovare il rapporto di fiducia con l’elettorato, stando sempre in prima linea".

Nelle ultime settimane si è parlato molto del ‘caso’ Medusei. Secondo lei questa vicenda può influire sul voto, anche semplicemente in termini numerici?

"Per la Lega non è mai esistito un ’caso’ Medusei semplicemente perché non era nella lista dei nostri candidati già da prima che lui uscisse dal partito; avevamo puntato su altri candidati. La sua scelta di aderire a un altro partito è una cosa personale. Dico solo che la coerenza e la riconoscenza nella vita pagano sempre. E aggiungo, anche in politica".

Alle regionali del 2020 nel collegio spezzino siete stati il primo partito della coalizione. Oggi crede in un risultato analogo?

"Siamo qui perché sappiamo come fare le cose per bene. È a rischio il lavoro di un’intera generazione. Abbiamo una squadra di candidati competenti: la Lega in Liguria schiera una percentuale di amministratori come nessun altro. Tutti daremo il massimo per arrivare a un ottimo risultato. Oggi siamo concentrati per mettere in campo ogni sforzo possibile per evitare che la regione faccia un salto nel passato".

Il leghista Lorenzo Viviani in pole per la presidenza del Parco nazionale delle Cinque Terre. Il viceministro Rixi deciso a seguire da vicino le nomine dei prossimi presidenti delle Autorità portualim liguri. Decisioni su cui sicuramente peserà l’esito del voto. Per la Lega ligure, un all-in ad alto coefficiente di rischio, non crede?

"Nessuno può mettere in discussione le sue competenze in ambito professionale e nella tutela dell’ambiente. Viviani è un biologo marino, viene da una famiglia di pescatori ed è uomo del territorio. Queste condizioni rappresentano la miglior risposta per chi dovrà ricoprire la presidenza del Parco nazionale. Non vedo perché l’esito del voto dovrebbe incidere sulle prossime nomine. Come sempre, faremo squadra nel centrodestra, non credo ci siano problemi. Questo ci differenzia molto dalla coalizione fragile e litigiosa di Orlando, una sinistra incapace di mantenere unita la propria visione politica".

Sanità, infrastrutture, portualità, occupazione: dopo nove anni targati Toti, qual è il settore che necessita di maggiori correttivi?

"L’ambito in cui c’è bisogno di un maggiore intervento è quello della sanità, un problema nazionale. Bisogna potenziare le strutture sanitarie e investire sulla formazione del personale, valorizzare i territori che oggi soffrono scelte che hanno portato a una sanità che sembra Genova-centrica. Dobbiamo portare un maggior focus a livello territoriale, perché la sanità spezzina vede eccellenze professionali che si dedicano anima e corpo in quello che fanno in una situazione che vede delle carenze, in particolare modo infrastrutturali, compensate dalle altissime professionalità".

Matteo Marcello