REDAZIONE LA SPEZIA

"Una situazione insostenibile"

Il Partito Democratico interviene sulla questione del subappalto a La Spezia, chiedendo la revoca degli atti precedenti e una nuova gara per garantire un servizio adeguato ai cittadini. Critiche alla gestione attuale e proposta di partire da zero per risolvere la situazione.

Il Partito Democratico interviene sulla questione del subappalto a La Spezia, chiedendo la revoca degli atti precedenti e una nuova gara per garantire un servizio adeguato ai cittadini. Critiche alla gestione attuale e proposta di partire da zero per risolvere la situazione.

Il Partito Democratico interviene sulla questione del subappalto a La Spezia, chiedendo la revoca degli atti precedenti e una nuova gara per garantire un servizio adeguato ai cittadini. Critiche alla gestione attuale e proposta di partire da zero per risolvere la situazione.

"Se il 9 settembre, scaduti tutti i termini, non si avrà un contratto pienamente conforme e rispettoso del capitolato di gara (a tutela dei cittadini utenti e dei lavoratori), si proceda ad annullare, in autotutela e per inadempienza, tutti gli atti finora assunti e si lavori ad una nuova gara per il subappalto, che tenga conto delle necessità della popolazione e delle trasformazioni che hanno attraversato il territorio negli ultimi 10 anni". Così il gruppo consiliare del Partito democratico interviene nuovamente sulla vicenda del subappalto, la cui gara per l’assegnazione non è ancora sfociata nella firma del contratto e nella presa in servizio dei vincitori. Per il Pd (nella foto il consigliere Andrea Montefiori), "per assicurare che da lunedì il servizio di tpl sia erogato ai cittadini è dovuto intervenire il Prefetto, assumendo la decisione di prorogarlo ai precedenti affidatari. É la prova definitiva che i nostri dubbi erano fondati, le nostre ragioni valide. Perché le cause di quanto sta avvenendo sono sempre state tutte locali. Sono state l’inadeguata gestione dell’azienda, unità alla pasticciata gara per il subappalto, ad aver determinato l’insostenibile situazione odierna. In tutto ciò è ancora più insistente e concreta l’ipotesi della firma su un contratto contenente una clausola che autorizzerebbe, nei fatti, l’ati a non garantire parte significativa del servizio, date le enormi difficoltà relative a personale e mezzi. Crediamo che una simile soluzione non sarebbe giuridicamente sostenibile ed esporrebbe a diversi rischi i nuovi vertici Atc. Per superare una situazione che si è avvitata su sè stessa occorre fare tabula rasa e ripartire da zero. Chi oggi dirige Atc dimostri di avere coraggio, rafforzi la propria credibilità agendo in autonomia da chi lo ha nominato".

mat.mar.