REDAZIONE LA SPEZIA

Un’anima ’dual use’ da record

Intermarine, azienda italiana con sedi a Sarzana, La Spezia e Messina, è specializzata nella produzione di navi per difesa e uso civile, nonché sistemi marini. Fondata come cantiere per imbarcazioni in Grp, è diventata leader mondiale nei materiali compositi. Oggi focalizzata su navi di contromisura mine e altri tipi di imbarcazioni, con investimenti continui in ricerca e sviluppo.

Intermarine, nelle sue diverse articolazioni produttive italiane (Sarzana, Spezia e Messina; i cantieri di Pietra Ligure e Napoli sono stati chiusi nel 2014) è specializzata nella progettazione e produzione di navi per la difesa e l’uso civile, nonché sistemi e componenti marini. Nata come cantiere specializzato in imbarcazioni di plastica rinforzata con fibra di vetro (Grp) produceva inizialmente imbarcazioni da diporto, ma già dagli anni ‘70, la fabbrica – nel frattempo passata in varie mani, da Rocco Canelli, il fondatore, alla Montedison – riconobbe le potenzialità di questo materiale e iniziò a svolgere ricerche su nuove formulazioni di resine e fibre di vetro, in modo da renderle adatte alla costruzione di grandi imbarcazioni, diventando leader mondiale nel campo dei materiali compositi, principalmente di Mine Countermeasures Vessels (Mcmv). I famosi cacciamine monoguscio della classe Lerici hanno legato il loro nome, negli anni ‘80, anche a una stagione di forti tensioni, poi rientrate con la costruzione della prima campata mobile del ponte della Colombiera, che le navi, troppo alte, non riuscivano a superare per raggiungere il mare. Vicenda che approdò sui giornali di mezzo mondo. Per opporsi alla realizzazione della struttura semovente scesero in campo i movimenti ambientalisti che portarono sulle "barricate" a Bocca di Magra anche i loro leader nazionali. Tornata la normalità produttiva, le imbarcazioni ricominciarono a uscire regolarmente dallo stabilimento di via Alta e la fabbrica, grazie anche alla fusione di altri cantieri, fra cui la "Rodriquez Cantieri Navali" specializzata in navi in alluminio, ha ampliato la propria gamma di produzione e ha continuato ad investire massicciamente nella ricerca. Oggi il core business, con la governance, dal 2004, del gruppo Immsi controllato dalla famiglia Colaninno, è concentrato nelle navi di contromisura mine, motovedette veloci, navi idrografiche e traghetti veloci. Un reparto dedicato, ’Rodriquez Marine Systems’, produce dal 1998 componenti ausiliari di bordo, quali sistemi di monitoraggio e controllo, sistemi idraulici e sistemi di stabilizzazione. Il cantiere specializzato nella costruzione di imbarcazioni in alluminio o acciaio è a Messina.

F.A.