REDAZIONE LA SPEZIA

Un’isola di sorprendente bellezza. La magia del Tino va in trasferta

Oggi pomeriggio Cesari sarà a Padova, a confronto col soprintendente Tinè, per raccontare questo presidio

Oggi pomeriggio Cesari sarà a Padova, a confronto col soprintendente Tinè, per raccontare questo presidio

Oggi pomeriggio Cesari sarà a Padova, a confronto col soprintendente Tinè, per raccontare questo presidio

Un libro speciale, che celebra la magia di una gemma unica: oggi pomeriggio alle 17.30 l’associazione Amici dell’isola del Tino organizza nella nuova chiesa di Sant’Agnese a Padova la presentazione del volume ’Isola del Tino - Isola di sorprendente bellezza’. Interverrà la presidente Elisabetta Cesari, che illustrerà le peculiarità di questo presidio di natura e meraviglia dialogando con il soprintendente della città Vincenzo Tinè e la professoressa dell’ateneo veneto Ines Testoni, che terrà una relazione sulla condizione dell’isolamento. Parteciperà all’evento anche la fondazione Peruzzo. Patrimonio Unesco, presidio militare a cui si accede pochi giorni l’anno e con visite autorizzate, il Tino è anche "un’isola in cui non essere isolati": oltre alle comitive, è luogo di inclusione, con le tante iniziative a favore dei disabili, riscoperta di natura e storia, a partire da quella del patrono del golfo e dei fanalisti san Venerio, che qui visse per vent’anni e scrigno di luce, quella irradiata dal faro che prende il nome dal santo. La pubblicazione è stata data alle stampe dopo due anni di ricerche e studi a cura dell’associazione Amici dell’Isola del Tino e si tiene a Padova in segno di ringraziamento verso Tinè. " Sette anni fa, quando esercitava lo stesso ruolo a Genova, prese a cuore le sorti dell’isola del Tino portando nuovi scavi archeologici e restauri nell’area sacra. Grazie a lui e al Comando Marittimo Nord, fu oggetto di cura e di ricerca e fu restituita al territorio attraverso visite straordinarie. La gratitudine è il sentimento sotteso all’evento e ci porta anche da Ines Testoni, con la quale condivido il legame al filosofo Emanuele Severino per il quale l’isola è terra che salva". In onore all’inclusività dell’isola, il libro è stato stampato anche in braille, in segno di amicizia con la Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e come proseguo al lavoro fatto dall’associazione Amici dell’isola del Tino OdV con i non vedenti, approdati per la prima volta al Tino quattro anni fa.