ALMA MARTINA POGGI
Cronaca

Un’occasione per Guglielmo. Anche il micio diabetico ha trovato casa e famiglia

Ad adottarlo è stata l’affettuosa Rosita, volontaria dell’associazione ’L’impronta’ "Il suo arrivo è stato un dono, il più grande regalo che avremmo potuto fare a noi stessi".

Guglielmo in braccio a mamma Danila

Guglielmo in braccio a mamma Danila

Accogliere un animale, bisognoso di importanti cure, nella propria vita; può rivelarsi una straordinaria opportunità e il più grande regalo che si possa a se stessi. A spiegarlo bene è Rosita Michelini che proprio di "grande dono" parla quando racconta, anche ai suoi colleghi volontari dell’associazione ’L’impronta’, della sua decisione di adottare Guglielmo: l’affettuosissimo gattone grigio tigrato che, affetto da diabete mellito, vi avevamo presentato nello spazio di questa rubrica già due volte (sui numeri del quotidiano La Nazione della Spezia del 19 agosto e del 10 febbraio scorso); tanto la sua patologia cronica ne scoraggiava l’adozione.

Ma "da cura nasce cura" e soprattutto nasce affetto, e così Rosita ha deciso di dare a quel felino dagli occhi verdi color salvia, su cui nessuno avrebbe scommesso, una casa e una famiglia tutta per sé. "Appena sono entrata in associazione, il primo dicembre scorso, come volontaria – racconta – ad attirare di più la mia attenzione è stato Guglielmo con la sua storia: trovato per strada ferito, era stato portato, ormai un anno fa, nel gattile sanitario di via del Monte per ricevere tutte le cure necessarie; ma proprio qui, una volta ristabilito, gli era stato diagnosticato il diabete mellito. La cosa che più mi rattristava della sua condizione era che, proprio a causa di questa sua patologia, fosse costretto a restare all’interno del gattile sanitario per non avere così modo di intercettare e quindi di mangiare il cibo degli altri gatti che, sempre lasciato a disposizione, sarebbe stato per lui dannoso. Certo, Guglielmo era accudito e coccolato da tutti noi volontari – contnua Rosita – con la possibilità di uscire per un paio d’ore ogni giorno, ma restava il fatto che mentre tutti gli altri gatti passavano dallo spazio dell’ambulatorio a quello dei gattili, unendosi finalmente a tutti gli altri ospiti; Guglielmo stazionava lì, solo; e con il passare del tempo mi rendevo sempre più conto che la possibilità per lui di vivere in una casa e in una famiglia vera era pressoché nulla. Mi sono detta allora che quella possibilità gliel’avrei data io".

Per Guglielmo questa preziosa chance, più unica che rara, è offerta grazie al sostegno e alla complicità di Danila Paganini, mamma di Rosita. "Ho già due gatti che vivono con me – spiega Rosita – e il maschio, data la sua territorialità, non avrebbe accettato di buon grado Guglielmo. Così, mia mia mamma lo ospita a casa sua insieme a Ettora, la sua gatta: io mi occupo della terapia di Guglielmo, andando da loro ogni giorno, e lei invece è molto attenta alle mie raccomandazioni; soprattutto a quella di non mescolare il cibo dei due gatti e di vegliarli nei momenti del pasto. Quando Guglielmo è arrivato a casa – continua – si è messo subito a esplorare gli ambienti con cautela e passo felpato, ma sono bastati davvero pochi giorni perché cominciasse a prendere confidenza salendo su letto e divano".

Alma Martina Poggi