REDAZIONE LA SPEZIA

"Va recuperata l’acqua della sorgente che ora finisce in mare"

Recuperare l’acqua della sorgente di Monesteroli, che finisce irrimediabilmente in mare. È la sollecitazione che arriva dal presidente dell’associazione ‘Per Tramonti’, Giovanni Paxia, e dal consigliere regionale del Pd, Davide Natale. È proprio il consigliere dem a sottolineare che "un patrimonio che va disperso in mare almeno un progetto di fattibilità per verificare se sia possibile recuperarlo se lo meriterebbe. È impensabile che il Comune della Spezia abbia speso, buttandoli letteralmente via, 35.000 euro per verificare se si poteva portare un trenino di turisti a Monesteroli e la Provincia della Spezia non faccia uno studio per capire costi e benefici del recupero, a fini agricoli e non domestici, di una quantità molto importante di acqua che costantemente finisce in mare".

Per Natale "la scelta assume ancora maggiore rilievo se pensiamo che la Cantina Sociale del Groppo oramai diverse decine di anni fa, realizzò, con l’aiuto di molti volontari, un acquedotto che adduceva l’acqua di Canneto e la distribuiva dalle Cinque Terre, lato di ponente, fino al Persico, estremo confine di levante del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Sempre la Cooperativa del Groppo – aggiunge il consigliere regionale del Partito democratico – mise in campo un ulteriore intervento che riguardava proprio l’acqua di Monesteroli: inizialmente aveva predisposto un sistema di pannelli solari che alimentavano una pompa che riempiva delle vasche situate in quota sopra Monesteroli per poi distribuire per caduta l’acqua recuperata sempre destinata a fini agricoli. Ora, alla luce della crisi idrica e delle grandi risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si dovrebbe riprendere in considerazione il progetto, utilizzando sistemi di produzione di energia rinnovabili".