REDAZIONE LA SPEZIA

"Vaccini nelle fabbriche" Sos-Cisl per l’economia

Antonio Carro rilancia il modello-tamponi attuato da Fincantieri, Lsct e Sanlorenzo. "Dove c’è il medico interno, si potrebbe procedere a razzo"

Antonio Carro, segretario generale della Cisl spezzina

Antonio Carro, segretario generale della Cisl spezzina

I vertici dell’Asl 5 sono concentrati sull’avvio della fase vaccinale connessa alle segnalazioni e alle prenotazioni effettuate dai medici di famiglia attraverso il portale informatico di Liguria Digitale, ottimizzato in corso d’opera dopo la partenza-flop. Le segnalazioni, ricordiamo, riguardano gli ultravulnerabili di ogni età e i loro congiunti: le inoculazioni saranno poi a carico degli staff dell’Asl. Le prenotazioni, con fissazione di giorno e orario del vaccino nelle sedi preposte della Spezia, Sarzana, Levanto e Brugnato - con inoculazione a carico dei medici di famiglia - riguardano il personale della scuola, delle polizie locali, degli uffici giudiziari, della protezione civile e, secondo le ultime direttive ministeriali, i vulnerabili fino a 65 anni di età. Sopra a quelle età le vaccinazioni avverranno con modalità di prenotazione a fasce, in corso di affinamento, comunque in via diretta da parte degli utenti.

Intanto il segretario generale spezzino della Cisl Antonio Carro si fa faro rispetto al progress delle vaccinazioni, quelle proiettate all’obiettivo delle immunizzazioni di massa. "Là dove c’è un medico aziendale interno, dovrebbero avvenire direttamente nei luoghi di lavoro, con benefici diretti e indotti sul piano dei tempi e della logistica. I modelli da seguire ci sono".

Quali?

"Quelli messi a punto per i tamponi antigenici rapidi da Fincantieri, Sanlorenzo e Lsct. Quell’approccio ha avuto successo, permettendo di stoppare la nascita di eventuali focolai. Ebbene, lì e in tutti i luoghi di lavoro dove c’è il medico interno, potrebbe essere fatto lo stesso per i vaccini".

Carro, quanto a Fincantieri, sfonda una porta girevole. Già alla fine di gennaio l’amministratore delegato Giuseppe Bono aveva scritto al commissario per l’emergenza Covid (all’epoca era Domenico Arcuri) per assicurare "la disponibilità dell’azienda a vaccinare a sue spese e nei suoi stabilimenti i dipendenti e le loro famiglie". Si anche le famiglie. Per ora nessuna risposta dalla cabina di regia governativa. E Carro rilancia: "Nel caso sarebbe opportuno procedere alle vaccinazioni a chilometro zero anche per il personale delle ditte dell’indotto".

Il personale civile della Difesa, all’interno delle basi e delle sale mediche ad esse connesse, sarà sottoposto a vaccino nell’ambito della campagna, già iniziata con gli operativi, che interessa i militari. "Anche quello sarà un del passo avanti" dice Carro che evidenzia gli effetti sull’economia: "Dall’inizio della pandemia alla Spezia abbiamo perso 2.500 posti di lavoro, 11 mila in Liguria. Il Pil della nostra provincia è sceso del 10 per cento. Occorre fare presto con i vaccini per arrestare la discesa nel gorgo e risalire"

Corrado Ricci