REDAZIONE LA SPEZIA

In carcere in Guinea Bissau, “Valentina ha tanta grinta e resiste”. Trattative per liberarla

Diplomazia al lavoro per l’imprenditrice di Lerici. Tutti i giorni riceve la visita del console. “Sta bene, ma è sempre isolata”

Valentina Cirelli, 47 anni, imprenditrice e attivista lericina, fermata alcuni giorni fa dalle autorità della Guinea Bissau

Valentina Cirelli, 47 anni, imprenditrice e attivista lericina, fermata alcuni giorni fa dalle autorità della Guinea Bissau

La Spezia, 26 aprile 2025 – Riceve tutti i giorni la visita del console italiano a Bissau, mentre la Farnesina sta intensificando i contatti per arrivare alla sua liberazione. Valentina Cirelli Agwineriün, 47enne attivista e imprenditrice, è sempre in stato di fermo da alcuni giorni a Varela (Guinea Bissau) con l’accusa di aver preso parte alle manifestazioni di protesta contro una società cinese, titolare di una concessione per lo sfruttamento del suolo per l’estrazione di minerali. Nel corso della protesta sarebbe stato appiccato il fuoco a un escavatore di proprietà dell’azienda, la Gmg Mining Srl. Padre italiano e madre della Guinea Bissau, Cirelli da anni segue un progetto sociale nel villaggio dello stato dell’Africa occidentale: una scuola per i bambini del villaggio, iniziato da Miradas al Mundo.

A Varela, da settimane sono in corso manifestazioni contro la presenza di una multinazionale cinese. Proteste sempre più veementi, fino ad arrivare al danneggiamento di alcuni mezzi che hanno portato all’intervento delle autorità di Ingorè e l’arresto una quindicina di persone, tra cui capi villaggio e la Cirelli. Dal giorno del fermo la diplomazia italiana si è messa in moto con l’ambasciata di Dakar (Senegal) per arrivare a una soluzione del caso; Cirelli tutti i giorni riceve la visita del console italiano a Bissau. E’ in buona condizioni, come ricordato anche ieri da fonti della diplomazia italiana.

Anche ieri numerosi sono stati i messaggi arrivati dalla Guinea a Lerici, dove a seguire la situazione c’è il sindaco Leonardo Paoletti, in stretto contatto con la Farnesina. “Valentina sta bene, ha una grande forza morale e psichica, sta resistendo alla grande in cella, le vengono passati alimenti, ma non le è possibile accedere al telefono. Si trova quindi isolata insieme ad altre quindici persone” ha dichiarato ad Adnkronos Alessandra Manzini, ricercatrice e conoscente di Valentina Cirelli. Riguardo alle proteste che hanno portato al fermo “numerose persone hanno manifestato in maniera pacifica il proprio disappunto, non sappiamo chi sia stato a dare fuoco alle attrezzature, ma prendere persone a caso solo perché ritenute capi di comunità è ingiusto e lesivo dei diritti umani".