Il Vara scorre più veloce della burocrazia, e si mangia un pezzo dell’Aurelia ancora prima dei lavori che avrebbero dovuto mettere in sicurezza quel tratto di strada proprio dall’azione erosiva del fiume. La Val di Vara è di nuovo spezzata in due, ed è corsa contro il tempo per evitare disagi già pesantissimi. Nella notte tra sabato e domenica – a circolazione fortunatamente sospesa dopo le prime avvisaglie del sabato – un tratto della statale è crollato nel fiume, costringendo Anas a chiudere definitivamente la strada e ad aumentare le difficoltà di un territorio già svantaggiato sotto il profilo infrastrutturale, ora aggrappato alla sola A12 (a pagamento), e al dedalo di stradine provinciali che collegano Beverino, Pignone e Borghetto Vara. Ironia della sorte, i lavori pe rla messa in sicurezza della strada sarebbero dovuti partire oggi, a circa undici mesi di distanza dall’introduzione del semarofo che regolava il senso unico alternato nell’area minacciata dal fiume. Anas, titolare della strada, anzichè optare per un intervento di somma urgenza, aveva scelto di intervenire con una progettualità più ampia, da circa 1,5 milioni di euro, che prevede la realizzazione di una scogliera a protezione della strada, e la deviazione del Vara.
"Un intervento di questo tipo ha una progettazione e un iter autorizzativo più complessi di altri – spiega Barbara Di Franco, responsabile Anas struttura Liguria –, che ha previsto la richiesta di tutti i pareri. Questa è una zona molto sensibile, sottoposta a vincoli: quello del Parco, quello idrogeologico. L’ultimo è arrivato il 16 settembre; il tempo di validare il progetto ed eravamo pronti a partire, avevamo già in programma lunedì di consegnare i lavori di consolidamento del corpo stradale, chiaramente le piogge degli ultimi giorni hanno compromesso ulteriormente il sito che, comunque, era attenzionato".
Ieri mattina il sopralluogo istituzionale, che ha visto la presenza dell’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, del viceprefetto Roberta Carpanese, dei sindaci di Beverino, Brugnato e Calice al Cornoviglio (Marco Cosini, Corrado Fabiani e Federica Pecunia) e dell’assessore di Borghetto Jacopo Cattaneo, oltre che dei vertici liguri di Anas. Un summit che ha permesso di tracciare due soluzioni. La prima, in cui sono riposte le maggiori speranze, vede già da ieri al lavoro i tecnici di Anas e di una ditta esterna per cercare di allargare l’asse stradale sul lato a monte, in modo da poter ripristinare il prima possibile e h24, al massimo entro martedì mattina, il senso unico alternato che poi rimarrà nella medesima configurazione per tutta la durata del cantiere. In questo senso, è previsto nel primo pomeriggio di oggi un altro sopralluogo per sciogliere le riserve sulla fattibilità dell’operazione. L’alternativa, per la quale Regione Liguria ha già avviato i primi contatti con il concessionario Cdt, è l’utilizzo gratuito dell’A12 per i residenti dell’area interessata dai disagi. "Domani (oggi; ndr) capiremo se il lavoro di queste ore ci consentirà di confermare le tempistiche per ridurre al minimo i disagi per residenti e imprese" afferma l’assessore Giampedrone. La Provincia ha annunciato per oggi modifiche al trasporto pubblico per l’area del Calicese: gli autobus della linea Calice-La Spezia transiterranno sull’A12.
Matteo Marcello