Vendemmia nelle ferie di agosto. La raccolta parte con forte anticipo

Troppi rischioso andare incontro a improvvisi temporali che potrebbero danneggiare il raccolto. Allarme cinghiali e caprioli alle Cinque Terre. "I contadini sono ormai una specie in via di estinzione".

Vendemmia nelle ferie di agosto. La raccolta parte con forte anticipo

Troppi rischioso andare incontro a improvvisi temporali che potrebbero danneggiare il raccolto. Allarme cinghiali e caprioli alle Cinque Terre. "I contadini sono ormai una specie in via di estinzione".

I tempi cambiano, anche nella vigna. La vendemmia a ridosso dell’autunno è ormai un ricordo lontano che le nuove generazioni di viticoltori hanno forse soltanto sfiorato. Da qualche anno il rito della raccolta dell’uva è notevolmente anticipato tanto da coincidere con le ultime ferie di agosto. Dalle Cinque Terre alla Val di Magra i motori sono già in moto e qualche azienda partirà con i primi tagli già a partire dalla prossima settimana. "Da noi – spiega Andrea Marcesini della Felce – si inizia mercoledì iniziando dai piedi delle colline di Luni e poi salire. Le uve rosse sono già molto avanti e anche quelle bianche hanno già una buona consistenza. Chiaramente le operazioni andranno avanti almeno due settimane quindi ci sarà ancora tempo per la giusta maturazione. Ho avviato gli impianti anche in Valdivara e non abbiamo avuto una stagione semplice perchè in primavera le piante hanno sofferto il freddo e la pioggia". Sarà puntuale in vigna anche il decano dei produttori Ottaviano Lambruschi. Per lui 94 primavere e tante vendemmie alle spalle. "Ha dato il via libera – scherza il figlio Fabio – e ci fidiamo della sua enorme esperienza. Abbiamo fissato la data del 4 settembre per l’inizio e ne avremo almeno fino al 22. La quantità è in linea con lo scorso anno e la qualità posso tranquillamente dire che sarà buona. Sicuramente il clima è cambiato e la vendemmia di inizio ottobre ormai è un ricordo che appartiene al passato. L’estate è sempre più calda e contribuisce all’accelerazione della maturazione dell’uva".

In realtà qualcuno, specializzato nella produzione della base per lo spumante, ha già iniziato la raccolta proprio per la particolare tipologia del prodotto che necessita di un gusto più aspro tipico dell’uva non ancora del tutto matura. Il cambiamento del clima ma anche l’invasione di animali selvatici rappresentano acceleratori alla raccolta. Il timore di improvvisi temporali settembrini oltre alla convivenza di cinghiali e caprioli non induce alla pazienza.

"Purtroppo – conferma Matteo Bonanini presidente della cooperativa viticoltori delle Cinque Terre – le condizioni climatiche sono cambiate. A Vernazza ad esempio alcuni colleghi sono già partiti con la raccolta. Noi come cantina andremo al 5-6 settembre. La raccolta non sarà abbondante come quella della scorsa annata ma la qualità sarà all’altezza. Contiamo di arrivare almeno a 1500 quintali di uva". Il presidente però sottolinea come il territorio delle Cinque Terre debba fare i conti oltre che con la difficoltà pratica di muoversi tra i filari a picco sul mare, della salsedine e eventi naturali anche di altri fattori. "Andando avanti così – spiega – la specie in via di estinzione sarà il contadino e non certamente i cinghiali e i caprioli. Sono tanti e stanno facendo grossi danni. Gli ungulati anche al territorio rendendolo ancor più fragile mentre i caprioli che sembrano animali docili e simpatici causano problemi enormi alla vigna perchè quando brucano tagliano la pianta precludendo la potatura. Insomma dobbiamo fare i conti con mosche, insetti, uccelli e animali selvatici oltre a pioggia e grandine per questo è comprensibile anche l’accelerazione della raccolta quando le condizioni ci sono proprio per evitare ulteriori problemi".

Qualche problema di siccità si è registrato anche nel territorio sarzanese. "E’ vero – conferma Alessandro Neri del Monticello – ma nonostante il disagio la qualità è buona. Saremo operativi dalla prima settimana di settembre e ne avremo per una ventina di giorni contanto di ottenere almeno 1300 quintali".

Massimo Merluzzi