C’è chi arriva e chi parte da Genova, in uno dei giorni più qualificanti del suo essere crocevia delle grandi imprese sul mare. Prende il largo l’Amerigo Vespucci, per il giro del mondo in 20 mesi: 31 soste in 28 Paesi di cinque continenti per forgiare i nuovi ufficiali della Marina, promuovere il made in Italy e l’ecostenibilità. Freschi di traguardo dell’Ocean Race, con i loro alberi svettanti, ci sono i bolidi a vela a fare da damigelle alla regina, figure ardite in uno stuolo di barche. Un comune sentire si stende sul mare; è fatto di orgoglio e passione e si salda all’abbraccio che arriva dal cielo: è quello delle Frecce Tricolori e della pattuglia acrobatica della Marina, con abbondanza di scie che ammantano di verde, bianco e rosso la Lanterna.
Tutte le attenzioni sono per lei: la nave scuola. Alla bella età di 92 anni, il veliero affronta l’impresa con legni e ottoni tirati a lucido, armamento velico impreziosito dalle linee vita per la messa in sicurezza al cento per cento dei nocchieri, apparati oggetto di cure certosine nella casa madre, l’Arsenale della Spezia. Una missione formativa ma anche promozionale per l’immagine dell’Italia, quella del Vespucci. Un progetto fortemente voluto dal ministro della Difesa Guido Crosetto e partecipato dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dalla gran parte dei ministeri. "La nave più bella del mondo diventa ambasciatrice del nostro Paese, di quello che fa del nome Italia uno dei più evocati tra i popoli, il senso della bellezza, la cultura, la storia che nessun altro può vantare. Noi custodiamo questo patrimonio, che nessun governo merita per quanto consenso abbia. In ogni nazione in cui arriverà questa nave, arriverà l’Italia". Così il ministro Crosetto alla cerimonia di partenza del tour mondiale davanti al Magazzini del Cotone, presenti il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, quelli al Turismo, Daniela Santanchè, e allo Sport, Andrea Abodi.
"Non è un caso che il giro del mondo della Vespucci parta da qui. La storia di Genova, come quella dell’Italia, è legata al dominio sul mare", ha rilanciato il capo di stato maggiore della Marina, l’ammiraglio Enrico Credendino, tracciando la rotta: "Sarà una campagna all’insegna della tutela dell’ambiente marino per il benessere e il futuro dell’umanità ma anche per promuovere le eccellenze italiane e rafforzare la competitività del sistema paese a livello globale". Sarà, ad esempio, Fincantieri a occuparsi di check e refit a Buenos Aires, prima di affrontare il mare tempestoso, un assist che va braccetto con lo studio di valorizzazione dell’Arsenale della Spezia commissionato da Crosetto al colosso industriale.
Difesa della biodiversità, transizione energetica e alimentare ed economia circolare. Ci sarà spazio anche per affrontare questi temi a bordo del Vespucci nell’ambito della campagna di Marevivo ‘Only one’ in collaborazione con Marina e Fondazione Dohrn con l’obiettivo di trasmettere in tutti i porti toccati il messaggio sull’urgenza di intervenire a favore del cambiamento richiesto dalla crisi climatica che colpisce la Terra.
Corrado Ricci