Cinque Terre (La Spezia), 25 ottobre 2024 – Annunciato qualche mese fa, deliberato ieri. Dalle parole ai fatti: sulla Via dell’Amore sarà guerra a colpi di carte bollate tra il Comune della Spezia e quello di Riomaggiore, e sarà il Tar a decidere se tutti i residenti della provincia – e non solo quelli delle Cinque Terre – potranno godersi gratuitamente a tutte le ore del giorno lo storico sentiero a picco sul mare riaperto loscorso 26 luglio dopo dodici anni di chiusura per frana. Ieri mattina, la giunta comunale guidata da Pierluigi Peracchini ha approvato il ricorso che a stretto giro di posta sarà depositato al tribunale amministrativo regionale dall’avvocatura civica guidata dall’avvocato Stefano Carrabba.
Nel mirino del Comune della Spezia – parte in causa anche in qualità di membro del Consiglio direttivo del Parco nazionale delle Cinque Terre – finirà la deliberazione con cui la giunta comunale di Riomaggiore lo scorso 7 agosto ha dato il via libera alle misure per la gestione della Via dell’Amore per il 2024, approvando contestualmente il protocollo d’intesa e l’accordo di servizi con il Parco nazionale delle Cinque terre. Documenti, questi ultimi, che prevedono il regime di accesso libero alla strada senza limitazioni esclusivamente agli abitanti dei comuni delle Cinque Terre, mentre per gli altri residenti in provincia della Spezia dalle 9 alle 17 l’accesso è consentito solo ed esclusivamente a fronte dell’acquisto della Cinque Terre Card.
Un provvedimento, quello assunto dal Comune di Riomaggiore che secondo il Comune capoluogo “determina condizioni di ingiustificata disparità di trattamento per i cittadini del comune della Spezia proprio perché la deliberazione prevede il libero e gratuito accesso alla Via dell’Amore per i soli residenti in una parte dei comuni del Parco. Peraltro il territorio del Comune della Spezia, al pari di quello dei Comuni di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso, risulta compreso all’interno del Parco nazionale delle Cinque Terre”. Un tema, quello della gratuità dello storico itinerario per tutti i residenti della provincia, che nei mesi scorsi aveva visto polemiche al vetriolo tra lo stesso sindaco Peracchini e la collega di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia.
Matteo Marcello