Via dell’Amore, ci siamo. Ministri e fuochi d’artificio

Per il Governo prevista la presenza di Santanchè, Musumeci e Pichetto Fratin. Il 26 il taglio del nastro. Dal 27 il via alle visite del pubblico. Su prenotazione. .

Via dell’Amore, ci siamo. Ministri e fuochi d’artificio

Via dell’Amore, ci siamo. Ministri e fuochi d’artificio

Ottantamila metri quadrati di parete rocciosa bonificata e pulita, 26mila metri quadri di rete d’acciaio ancorata alla roccia, 40 chilometri di ancoraggi, 5 mila metri quadrati di barriere paramassi. Basterebbero questi dati per illustrare la grandezza di un’opera durata oltre tre anni, realizzata entro i tempi (caso più unico che raro in Italia) per restituire alle comunità e ai turisti di tutto il mondo, dopo quasi dodici anni, un sentiero dai panorami mozzafiato diventato patrimonio comune e globale. Il giorno che tutti attendono è sabato 27 luglio, in cui la Via dell’Amore sarà finalmente aperta a tutti: a pagamento e su prenotazione dal sito www.viadellamore.info. Prima, venerdì 26, una giornata di celebrazione che sarà esclusivamente istituzionale e comunitaria. Per un evento che mediaticamente avrà una portata internazionale, è quasi certa la presenza di almeno tre ministri: a Riomaggiore potrebbero arrivare quello al Turismo, Daniela Santanchè, alla Protezione civile Nello Musumeci, e quello all’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Invitati anche i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, e anche i ministri dei precedenti governi che hanno contribuito con i finanziamenti statali alla realizzazione dell’opera, costata 24 milioni di euro, di cui oltre la metà (12,5) messi da Regione Liguria.

Il clou sarà nel tardo pomeriggio, con l’inaugurazione che vedrà, dopo gli interventi istituzionali, il taglio del nastro e poi una première riservata alle comunità di Riomaggiore e Manarola, che per prime potranno visitare e percorrere il rinnovato sentiero, andando idealmente a ricongiungersi dopo quasi dodici anni di isolamento. A concludere la serata, uno spettacolo piromusicale con vista sul mare delle Cinque Terre. "Un intervento tanto complesso quanto spettacolare, con i rocciatori appesi alla falesia a strapiombo sul mare e realizzato da ditte specializzate che hanno operato esattamente come si opera per il recupero di un’opera d’arte, con la massima tutela e nel rispetto dell’ambiente circostante. É un traguardo di cui andiamo davvero orgogliosi" afferma il commissario dell’opera e assessore regionale alla Difesa del suolo, Giacomo Giampedrone, che il 19 luglio firmerà con le aziende Gheller e Bertini la fine dei lavori e la riconsegna dell’opera al Comune e alla comunità riomaggiore. Entro la data dell’inaugurazione, poi, saranno definite dal Comune di Riomaggiore e dal Parco le tariffe relative al biglietto di ingresso e quelle delle card ’aggiornate’ sulla base dell’apertura dello storico sentiero a picco sul mare.

Matteo Marcello