![Una nave cisterna ormeggiata al rigassificatore di Panigaglia (. foto d’archivio Una nave cisterna ormeggiata al rigassificatore di Panigaglia (. foto d’archivio](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/YTg0ZTA3MmUtZDZjZi00/0/via-libera-fino-al-2037-nuova-autorizzazione-per-il-rigassificatore.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Una nave cisterna ormeggiata al rigassificatore di Panigaglia (. foto d’archivio
PORTO VENEREVia libera fino al 2037, a patto che venga rispettato entro il 2030 l’impegno per l’abbattimento del 40% delle emissioni di ossidi d’azoto. È quanto prevede la nuova Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Provincia a Gnl Italia per il rigassificatore di Panigaglia. Nel dettaglio, tra le nuove limitazioni imposte dall’ente di via Veneto, quelle riguardanti il limite tendenziale di emissione in atmosfera degli Nox (tutti gli ossidi di azoto e le loro miscele; ndr) oggi rilevati a quasi 250 mg/Nmc: per il triennio 2025-2027 è stato fissato un limite massimo a 200 mg/Nmc, che scenderà ulteriormente, in modo definitivo, a 150 mg/Nmc a partire dal successivo triennio. La decisione è arrivata al termine della conferenza dei servizi avviata dalla Provincia, con l’ente che nei prossimi mesi si dovrà esprimere su una nuova istanza di Gnl Italia, legata all’esigenza di modernizzare il ciclo della capacità produttiva dello stabilimento mediante l’installazione di vaporizzatori (ovvero gli impianti che trasformano il metano da liquido a gassoso) di maggiore potenza termica. La nuova Aia prevede anche un intervento riguardate le limitazioni degli effetti delle limitazioni acustiche. Entro il 30 settembre Gnl Italia dovrà riscontrare il rispetto dei livelli di emissione ed immissione acustica in riferimento alla zonizzazione adottata dallo stesso Comune di Porto Venere. Allo stato attuale gli interventi programmati, proprio per adempiere alle limitazioni, prevedono la sostituzione pannelli di copertura e velette con pannelli sandwich fonoisolanti e fonoassorbenti, la realizzazione di chiusure di pareti per creare limitazioni alla diffusione di rumori e l’ammodernamento dell’impianto. Previste poi valutazioni di fattibilità dei tre interventi entro tre mesi dal rilascio della nuova autorizzazione e la conclusione della loro realizzazione.
Sotto il profilo acustico sono previste peraltro ulteriori prescrizioni: entro sei mesi dalla realizzazione degli interventi di miglioramento acustico la società dovrà produrre un aggiornamento della mappa acustica dei livelli di emissione prodotti dalle sorgenti sonore dello stabilimento estesa anche alla baia e all’abitato del Fezzano, compresa valutazione di impatto acustico mediante misure fonometriche eseguite in assenza della nave e con la nave in fase di scarico. "Da oggi parliamo di fatti concreti per quello che riguarda la regolamentazione delle emissioni dello stabilimento Gnl Italia di Panigaglia. Da adesso – dice il presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini – sono normate le limitazioni che ci siamo impegnati a garantire e un risultato oggettivo che è stato formalmente stabilito. Con questo atto abbiamo definito un altro percorso certo, fondamentale per la tutela dei cittadini. Si tratta di un importante risultato sviluppato in questi mesi nel costruttivo confronto tra la Provincia e Gnl Italia, poi sviluppato formalmente in sede di conferenza dei servizi. E in questo percorso rientra anche il vincolo della diminuzione di oltre il 40% di emissioni in atmosfera degli ossidi di azoto e delle loro miscele prodotti nelle fasi di trasformazione del metano da liquido a gassoso. Lo stabilimento Gnl Italia di Panigaglia non scaricherà più il metano eccedente in atmosfera". Per la diminuzione delle emissioni di gas metano in atmosfera, l’azienda procederà ad installare un compressore di recupero chiamato in gergo tecnico boil of off. Questo impianto sarà in grado di recuperare il gas eccedente generato per evaporazione del Gnl. Il metano che prima veniva disperso in aria, ora sarà compresso e successivamente ricondensato tramite contatto diretto col gnl, prelevato dai serbatoi attraverso dei compressori. Praticamente si tratta di un impianto che limita a zero l’emissione del metano in esubero in atmosfera.
Matteo Marcello